Totò-News  -  Eventi, spettacoli, varie ...

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FESTIVAL ORO NORCIA: IL SIPARIO SI ALZA CON UN OMAGGIO AL RE DELLA RISATA, TOTO'
Ad esibirsi sul palcoscenico di Piazza Vittorio Veneto sarà la compagnia "Il poeta Totò" 08/08/2009


Il sipario di "Oro Norcia - Estate 2009" si aprirà con un omaggio al re indiscusso della risata Totò e alla canzone classica napoletana. Il palcoscenico sarà quello di Piazza Vittorio Veneto, dove alle 21,30 del 08/08/2009, si esibirà la Compagnia teatrale "Il poeta Totò", un gruppo di artisti nato nel 1984 e accomunato dall'amore per la cultura napoletana e per le diversissime forme che questa assume nelle manifestazioni dell'arte, da quella figurativa a quella immortale e senza confini geografici della poesia, della musica e della canzone. Connubio di artisti, che per azione sinergica, si completano a vicenda nell'interpretazione moderna della lirica napoletana, e di Totò in particolare.

Della poliedrica figura di Totò un aspetto almeno, quello di Poeta, attende ancora di essere fatto conoscere ed apprezzare come merita. Il recital che la Compagnia porterà a Norcia intenderà dare un contributo in tal senso, inserendosi nella nuova tendenza a riscoprire il fascino della poesia, che rivive sul palcoscenico attraverso la voce e la gestualità di un interprete-attore.
 

Fonte: http://www.tuttoggi.info

 

Da Siracusa un sito web per Totò 06/08/2009


Fonte: http://www.lasicilia.it

 

Dal 10 al 23 agosto 2009 San Gregorio (AV) "Incontrarsi in cantina" con la proiezione del film “Totò, Peppino e la Malafemmina”


Come tantissime piazze in Italia, anche la piazzetta di Feudi di San Gregorio si anima e colora di tante proposte in occasione di “Incontrarsi in cantina” dal 10 al 23 Agosto 2009. Fulcro dell’iniziativa sono le visite guidate alla cantina e le numerose degustazioni a tema, dedicate ai vitigni più importanti del territorio accompagnate da un’accurata offerta di prodotti irpini. Tante ed interessanti le proposte serali: un concerto dedicato al tango legato alla manifestazione Calici di Stelle 2009, corsi di cucina in giardino a cura dello Chef stellato di Marennà, aperitivi allietati da musica jazz, lezioni di yoga nel vigneto, (domenica 16 agosto 2009 ore 20.00) incontro con Liliana De Curtis, unica figlia di Totò e autrice del libro “Malafemmena” con la proiezione del film “Totò, Peppino e la Malafemmina”. Attivamente partecipi a tutte le iniziative il ristorante Marennà (aperto tutto il mese di agosto), situato all’interno della cantina ed il Feudi di San Gregorio Wine Bar, che si trova all’interno del “Vulcano Buono” di Nola (NA) . Un ricco programma che conferma l’intento della Feudi di San Gregorio di essere un’azienda aperta ai visitatori e sempre più interessata ad un incontro e confronto con i suoi clienti. Per qualsiasi informazione ulteriore: 0825.986683 – prenota@feudi.itQuesto indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. FEUDI DI SAN GREGORIO, Località Cerza Grossa, 83050 Sorbo Serpico (AV) www.feudi.it - info@feudi.it

 

Fonte: http://www.irpiniaoggi.it

 

“CinemadaMare” VII Edizione  04/08/2009 Acireale (CT) - Proiezione di un film-documentario su Totò


Dal 31 luglio al 6 agosto ad Acireale in piazza del Duomo, "CinemadaMare", ricorda Totò (Antonio De Curtis). Questa sera, dalle 21,00 in piazza del Duomo, alla presenza della figlia, Liliana De Curtis, e della nipote, Diana De Curtis, ci sarà la proiezione di un film-documentario che ripercorre la vita e la carriera del grande attore napoletano. "CinemadaMare" anche quest'anno non manca di omaggiare uno dei più grandi attori di cinema e teatro italiani. E per farlo ha scelto la splendida cornice barocca di Acireale. Attraverso i ricordi, le testimonianze e gli aneddoti delle due ospiti si potranno conoscere sfumature e caratteristiche di uno dei personaggi più noti della cinematografia italiana. Attraverso la proiezione del documentario, il pubblico e soprattutto i giovani filmaker presenti (provenienti da tutto il mondo) potranno approfondire la conoscenza di un pezzo di storia del cinema, nonché una maschera comica italiana.

A seguire, ci sarà la proiezione dei film brevi in concorso che la giuria popolare voterà e che questa sera sono: "Nessuno sa" di Alessandra Bruna (Italia, fiction, col., 10 min.), "Don't forget" di Alexey Yansitov (Russia, animazione, col., 4 min.) "Gilgit express" di Ali Hameed (Pakistan, fiction, col., 20 min.), "Kalu" di Naveed Anjum (Pakistan, fiction, col., 18 min.), "Ma is a star" di Trabelsi Marwen (Tunisia, fiction, col., 10 min.), "Eroico furore" di Francesco Afro de Falco (Italia, fiction, col., 15 min.), "3 febraio" di Luigi Marmo (Italia, fiction, col., 5 min.) e "Desanimee" di Anne Marie Leclerq (Belgio, animazione, col., 8 min.).

 

Fonte: http://www.cataniaoggi.com/

 

Quell'incontro con Totò, quasi per caso


Il 27enne Roberto Ghirardi incontrò il principe Antonio De Curtis nel 1965, negli studi Rai di "Settevoci". Il ragazzo era lì per partecipare alle selezioni, ma si era perso. Vide quasi per caso il suo idolo, Totò, che molto gentilmente si intrattenne a lungo con lui. Lo trovò un po' magro, però, e gli regalò cinquemila lire "per mangiare", consigliandogli di presentarsi al ristorante come "addetto alle mance": "Vedrai che trattamento!".

Dopo quell'incontro, Ghirardi ha iniziato a collezionare tutto il materiale possibile sul suo "mito superstar". Ha circa 140 libri, decine di fotografie e locandine, busti di Totò. Lui stesso è autore del libro "Io e Totò... Noio!", tributo al grande attore napoletano nel 40° della scomparsa.

 

 

 

Fonte: http://trovacinema.repubblica.it

 

Tacinelli e Laura conducono IX serata AperitivoCorto

Benevento 31/07/2009


Benevento – Venerdì 31 luglio alle 20,30 il giornalista Sandro Tacinelli e l'attrice Laura Borrelli condurranno al musa, Polo Museale della Tecnica e del Lavoro in Agricoltura di Benevento, il penultimo appuntamento della rassegna nazionale di cinema indipendente, AperitivoCorto.

Sandro Tacinelli, classe 1953, è una delle firme più apprezzate della stampa regionale. Collaboratore per Il Sannio Quotidiano e capoufficio stampa di Slow Food Campania è stato responsabile della comunicazione per l'edizione 2009 del Telesia Film Festival che chiude oggi i battenti e sta curando, come ormai di consueto, i nuovi appuntamenti di Vinalia, la manifestazione enogastronomica estiva di Guardia Sanframondi (BN).
Sarà, con lui, protagonista della serata l'attrice Laura Borrelli, affermatasi nel mondo del teatro sia grazie ai progetti con Libera Scena Ensemble diretta da Renato Carpentieri, tra cui i vari lavori di "Pulcinella al Mercadante" con la regia di Lucio Allocca, Lello Serao, Tonino Taiuti, Michele Danubio, Pino L'Abbate e lo stesso Carpentieri, sia per le numerose collaborazioni esterne. La Borrelli ha partecipato al film Ossidiana di Silvana Maja ed è attualmente reduce dal Napoli Teatro Festival Italia, dove è stata protagonista dello spettacolo Lo sposalizio, scritto da Raffaele Viviani e diretto da Laura Angiulli. All'incontro di venerdì è, inoltre, prevista la partecipazione del Presidente di Slow Food Campania, Gaetano Pascale, il quale racconterà gli sviluppi del progetto Slow Food on Film. Chiuderà la serata il "poetafolle" Marco Verrillo, nato a Napoli nel 1978, autore delle raccolte multimediali Cose che dicono niente e Intimitè, del romanzo ed e-book Maelio e del testo di filosofia Confessione di un vecchio bugiardo Misantropo, giurato di qualità e poeta per il premio Totò con Liliana De Curtis. Scrittore, attore, filosofo e poeta tradotto anche in lingua rumena, Verrillo leggerà e discuterà alcuni suoi brani con i presenti. La partecipazione all'evento è gratuita.

 

Fonte: http://www.casertanews.it

 

Al via la 6° edizione del Magna Graecia Film Festival

Proiezione del Docu-film "Totò, Napoli...ed io" 23/07/2009


E’ tutto pronto per l’apertura del Magna Graecia Film Festival, kermesse cinematografica giunta quest’anno alla sesta edizione che avrà luogo da domani al 26 luglio nella Villa Comunale di Soverato (CZ).

Oltre alle proiezioni delle undici opere prime in gara, che saranno valutate da una giuria composta da Ettore Scola, Ugo Gregoretti, Franco Di Giacomo, Rosalinda Celentano e Silvia Scola, diversi saranno gli incontri collaterali. Nel corso della serata di martedì 21, il Premio Oscar Nicola Piovani terrà un concerto aperto al pubblico e, in quell’occasione, gli sarà conferita la “Colonna d’Oro” per la promozione del Cinema Italiano nel mondo. Mercoledì 23, alla presenza della regista, Silvia Scola, sarà presentato il cortometraggio “Skizzofrenica”, mentre la serata successiva sarà dedicata alla memoria di un mito della storia cinematografica italiana: alle 22:30 verrà proiettato il Docu-Film Totò, Napoli... ed Io” alla presenza degli autori, Liliana De Curtis, Diana De Curtis, Francesco Brancatella. Nella sera di venerdì 24, sarà presentato il libro “Plagiata” di Claudia Vincenzi e seguirà una tavola rotonda sul “Plagio”.

Il “MGFF” ospiterà poi due grandi anteprime: lunedì 20, l’attore Pietro Taricone presenterà uno spot sulla prevenzione dall’HIV realizzato da Giorgio Pasotti e a partire dalla stessa data, fino al termine della manifestazione, sarà possibile visitare , presso la Lega Navale di Soverato, la mostra “Ettore Scola – Il lato buffo dell’esistente”.

 

Fonte: http://www.cinemaitaliano.info

 

AL FESTIVAL "CANTI E DISCANTI" ARRIVA TOTO' E LA MUSICA NAPOLETANA

Foligno 21/07/2009 ore 21.00
La Compagnia di Spettacolo " Il poeta Totò" in un recital, tra canzone e poesia per un " Omaggio a Totò"


Nell'ambito del Festival Canti e Discanti di Foligno, martedi' 21 luglio 2009 alle ore 21.00 c/o L'Audi-torium San Domenico di Foligno la Compagnia di Spettacolo "Il Poeta Toto'" terrà una serata in "Omaggio a Toto' e alla Canzone classica napoletana " tutto rigosamente in dialetto napoletano.

Interverra' il noto Cantante partenopeo Antonio Siano, definito dal quotidiano "IL MATTINO" " La Nuova Voce di Napoli "l'attore Giancarlo Rotili ed il mandolinista Salvatore Siano. La Regia sara' di Paolo Pirani.

La Compagnia teatrale "Il Poeta Totò" nasce nel 1984 dal comune amore per la cultura Napoletana e per le diversissime forme che questa assume nelle manifestazioni dell'arte, da quella figurativa a quella immortale e senza confini geografici della poesia, della musica e della canzone. Connubio di artisti, che per azione sinergica, si completano a vicenda nell'interpretazione ottimale e moderna della lirica napoletana, e di Totò in questo caso
particolare. I brani solistici sono di autori Napoletani dell'800 e del '900 attinti nel vasto repertorio della celebre canzone napoletana.

Lo spettacolo è incentrato sulla celebre canzone classica napoletana ma anche sulle poesie del Principe Totò. "Le poesie di Totò": corollari ed effusioni di infinite malinconie e nostalgie, tenerezze di straordinario romanticismo ed ironie. Applaudito in tutto il mondo; definito il "Picasso del sorriso", Totò ha tuttavia indotto sovente alla meditazione. "Io so a memoria la miseria, e la miseria è il copione della vera comicità - affermava, aggiungendo che - non si può far ridere se non si conoscono bene il dolore, la fame, il freddo, l'amore senza speranza e la disperazione della solitudine...". Ed è nella misconosciuta produzione poetica di Totò che cogliamo, forse, l'aspetto più genuino, intimo e plateale insieme, della cosiddetta "napoletanità", come "fronda colta all'albero del bene e del male". Da Altavilla a Pepito; da Viviani ad Eduardo e Peppino, farsi trascinare dall'onda melodica del Di Giacomo, dev'essere stato (ed è) "cibo più dolce del miele" per chi è nato tra il Vomero e Mergellina. "Fatemi tornare - pare che dica con quei suoi versi - fatemi tornare fanciullo nell'antica mia strada dove nacqui principe, povero e sconosciuto".

A rione Sanità, lungo la strada di S. Maria Antesaecula, dove esistono ancora oggi le grotte del "tronari". Abitano lì gli ultimi fabbricanti di illusioni e di sogni: i "fuochisti" che, nell'impegno di allestire bòtti e luci di allegrezza, saltano in aria con i loro fuochi, le suppellettili e la famiglia. "Fatemi tornare..." in una Napoli poco conosciuta. Totò era un uomo del "secolo scorso". "Io sono un uomo all'antica. Il mondo moderno, il mondo di oggi per me non c'è, non esiste. Non lo vedo, non mi piace". Solo in quella Napoli, in quella via, in mezzo a quella gente "brulichio di intelligenza, di vivacità e di brio, di bontà e tenerezza". Dove, se non qui, poteva e doveva spuntare e nascere questa prodigiosa farandola, questo inesauribile fuoco di gioia, questa festosa. poesia di mimica e di colori, in una parola questo incomparabile artista, originalissimo ed esplosivo come il suo nome: Totò?

E ad Antonio De Curtis (in arte Totò), è stato dedicato questo affettuoso atto di omaggio: un Recital di ogni tempo (Di Giacomo, Bovio, Viviani, De Filippo).

Un "Recital" che non vuol'essere soltanto una sequenza di liriche con sottofondo musicale o richiami di melodie. Quanto, piuttosto, una presentazione dell'anima e della filosofia Napoletana, con tutte le sue tematiche (amore, nostalgia, fatalismo, speranza) e le sue sfumature.

Affresco vivo e palpitante di grandezza e di miseria, ma anche di grandezza della miseria e, purtroppo, come spesso nella realtà di grande miseria. Nell'appassionato e appassionante intento di far conoscere, soprattutto ad un pubblico digiuno della cultura Napoletana, l'anima complessa e variegata, vitale ed inesauribile, di una grande Città e del suo popolo.

 

Fonte: http://www.tuttoggi.info

 

In arrivo il Premio"Bombetta d'oro"
Il Festival Nazionale del Teatro comico di scena ad Altamura è giunto alla settima edizione - dal 12 luglio al 6 agosto 2009


Come ogni estate, anche quest'anno "La Banda degli onesti" si appresta a organizzare una nuova edizione della manifestazione che l'ha resa famosa in tutta Italia: la Bombetta d'Oro.
Pochi saranno coloro che non sono a conoscenza dell'esistenza di questo Festival Nazionale del Teatro Comico, ambita vetrina per le compagnie non professioniste.
La compagnia altamurana “Banda degli onesti” ha raggiunto ormai il traguardo della settima edizione consecutiva. Tanti ospiti d'eccezione si sono avvicendati nel corso degli anni per premiare i vincitori delle passate edizioni: da Gianni Ciardo a Dante Marmone, da Tiziana Schiavarelli a Emilio Solfrizzi, ancora, da Anna Mazzamauro a Oreste Lionello, ma soprattutto Liliana De Curtis, figlia di quel Totò a cui è dedicato il Festival.
Quest'anno si prevedono significative novità. Il Premio per il Maggior Gradimento del pubblico sarà intitolato ad Oreste Lionello, venuto a mancare di recente, corredato da un ulteriore premio in denaro pari a € 300,00. Questa decisione è scaturita, in accordo con la sua famiglia, dalla volontà di onorare la memoria di un attore ineguagliabile che la Bombetta ha avuto la fortuna di avere ospite nella scorsa edizione, scoprendone l’impareggiabile umanità e professionalità. Per questo motivo, in questa edizione non ci saranno ospiti d'eccezione a premiare le compagnie vincitrici, in segno di rispetto per il grande artista scomparso.
Degno di nota anche l'aumento dei premi in concorso: da quest'anno ci sarà la divisione fra attore e attrice protagonista, portando a cinque il conto totale delle "Bombette" da assegnare. Ultima novità di questa edizione è il raddoppio del numero dei giurati che passa a dieci elementi, suddivisi equamente tra esponenti del giornalismo e delle compagnie teatrali altamurane.
L'iniziativa è promossa dalla Regione Puglia, dal Comune di Altamura e dalla Presidenza del Consiglio Regionale della Puglia, dalla Fita (Federazione Italiana Teatro Amatori) con la direzione artistica di Silvano Picerno (regista e attore).
Tutta la manifestazione si terrà presso l'anfiteatro della Scuola San Giovanni Bosco in Via Manzoni ad Altamura, come nelle precedenti edizioni, dal 12 luglio al 6 agosto alle 21,15.

 

Fonte: http://www.gravinaonline.it

 

Nasce il profumo «Antonio de Curtis»
Estratto dalla boccetta usata da Totò
Presentato dalla partenopea Mansfield a Pitti Uomo


NAPOLI - Difficile oggi che un attore possa imporsi come uomo di charme. Ce n'è pochi, pochissimi (Clooney?). Di sicuro non c'è un «Principe» che si aggira tra jet set e palcoscenico, ricercatissimo nella postura e nel guardaroba. Totò, parafrasando, non divenne, ma modestamente elegante lo nacque. La quintessenza di quell'insolito charme (insolito per un artista comico) viene ora concentrata nell'omonima boccetta di profumo «firmata» dalla napoletana Mansfield, licenziataria del marchio «Marinella profumi». Il profumo per uomo «Antonio de Curtis» viene presentato in questi giorni, con gran successo, a Pitti Uomo a Firenze. Massimo Scalella, ad dell'azienda, è naturalmente preparatissimo sul Totò nobile. «Fu un riferimento di grande eleganza, ricercato, dandy. Dagli abiti alle scarpe su misura. Inoltre amava i profumi. E molto».

L'ANEDDOTO - Il manager ricorda la particolare genesi della boccetta, legata ad un gustoso aneddoto. «A raccontarmi della sua grande attenzione per le essenze è stata la figlia, Liliana. La contattai - spiega Scalella - perché avevamo in cantiere la realizzazione di una fragranza ispirata al «Principe». Liliana replicò, sorprendendomi: "perché vi affannate a creare qualcosa che esiste già?". Intendeva dire che il profumo usato dal suo papà, ora ossidato, era in piccola parte ancora conservato in una boccetta».

LE GOCCE PROVENZALI - Le gocce pregiate che l'attore commissionava ai «maghetti» di Grasse, in Provenza (e dove sennò?). Scalella: «Ho preso quella boccetta e sono volato a Parigi per riprodurne la fragranza». Il profumo di Totò "originale", insomma. Immesso sul mercato «è stato un successo di nicchia, d’elite, certamente per intenditori». La distribuzione copre Italia, Francia, Russia, Giappone, «anche Sudamerica, dove lui è molto conosciuto». E per settembre Mansfield, attiva dal '92, ha in serbo una nuova creazione: il femminile, «dal nome evocativo. Per ora top secret».

 

Fonte: http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/

 

Totò al Mozart Festival 2009


Ritorna la grande musica con il Mozart Festival 2009. Il Festival di musica classica è ormai un appuntamento molto atteso dal pubblico per il suo particolare percorso che consente di conoscere ed apprezzare i capolavori musicali di ogni tempo. Quest’anno oltre alla musica di Mozart il Festival festeggia il bicentenario della morte di Joseph Haydn con diverse serate dedicate al padre del sinfonismo europeo.

Promosso da AGIMUS (Associazione Giovanile Musicale) e dall’Assessorato ai beni artistici e culturali della Provincia di Arezzo al Festival di quest’anno aderiscono 11 comuni del nostro territorio: Foiano, Civitella in Val di Chiana, Castiglion Fiorentino, Castiglion Fibocchi, Monterchi, Capolona, Subbiano, San Giovanni Valdarno, Anghiari, Montevarchi e Monte San Savino.

Ci sono inoltre collaborazioni prestigiose con Enti e Festival quali la Biblioteca Città di Arezzo, il Festival Musicale Savinese, il Monterchi Festival, l’Evento “Le notti dell’Archeologia” e la Direzione Regionale per i beni culturali e paesaggistici della Toscana.

Tutti i concerti si svolgono infatti in luoghi d’arte di grande valore come il Giardino del Museo della Madonna del Parto, il Chiostro della Biblioteca di Arezzo, il Castello del Cassero e le storiche piazze dei nostri antichi borghi.

Tutti gli artisti che collaborano con il Festival hanno all’attivo una lunga esperienza nazionale e internazionale. Fra di essi spiccano il flautista e direttore d’orchestra Roberto Pasquini, i violinisti Alessandro Perpich, Andrea Cortesi e Lorenzo Rossi, il tenore Andrea Rocha, l’oboista Gianluca Dioni, il baritono Carlo Morini e le soprano Silvia Martinelli e Gaia Matteini. Inoltre pernio centrale e cuore della manifestazione è la Etruria Symphony Orchestra, composta da alcuni tra i migliori musicisti italiani e compagine di assoluto livello nazionale.

Dopo l’anteprima che si è svolta il 28 Maggio con il quintetto Icaro a Capolona sarà la volta della canzone napoletana a cui è dedicato un magnifico concerto con la soprano Gaia Matteini. Giovedì 18 giugno presso la sala “Furio del Furia” di Foiano la Matteini, accompagnata dal Maestro Alessio Tiezzi, canterà le immortali arie di Tosti, Di Capua e del principe De Curtis meglio conosciuto come Totò.

Il 24 Giugno presso il Chiostro della Biblioteca di Arezzo, per la Festa della Musica, concerto barocco ad ingresso gratuito con la Etruria Chamber Ensemble che eseguirà uno dei più celebri pezzi di Joahnn Sebastian Bach la Ouverture in si minore BWV 1067.
Il 2 luglio nella piazzetta della Chiesa a Castiglion Fibocchi e il 3 Luglio in Piazza Lazzeri a Civitella in Val di Chiana uno degli eventi del Festival con un programma Sinfonico da leccarsi i baffi: prima e settima Sinfonia di Beethoven eseguiti dalla Etruria Symphony Orchestra diretta da Roberto Pasquini.
Nella stessa serata il pubblico avrà modo di ascoltare anche un concerto che raramente si esegue e che mai è stato suonato ad Arezzo: il concerto per flauto e orchestra di Carl Reinecke uno dei padri del romanticismo tedesco.

Il 5 Luglio in Piazza Mameli serata dedicata a Antonio Vivaldi con la Etruria Chamber Ensemble.

Il 12 Luglio al Cassero di Castiglion Fiorentino e il 22 Luglio al Giardino del Museo della Madonna del Parto a Monterchi la Etruria Chamber Orchestra festeggia il bicentenario di Haydn con la sua sinfonia forse più famosa la n. 45 detta “degli addii”: gli strumenti dell’orchestra infatti si congedano uno ad uno dall’esecuzione finché non rimangono che due violini a suonare. Il 20 Luglio in piazza Masaccio a San Giovanni Valdarno e il 24 Luglio nel Chiostro del Comune di Monte San Savino Cimarosa e Devienne, due compositori del classicismo europeo, fanno da contorno al concerto per violino in do maggiore di Haydn nell’esecuzione di Alessandro Perpich.

Il 23 luglio serata operistica su musiche di Verdi, Puccini, Donizetti e Bellini a Subbiano nella restaurata Piazza sotto le mura con il tenore Edgardo Rocha, il Baritono Carlo Morini e la soprano Silvia Martinelli.

 

Fonte: http://www.italynews.it/notizie-regionali/toscana/2009/06/15/mozart-festival-2009-7048.html

 

STRESA Cinque giorni di proiezioni, dibattiti, approfondimenti

Proiezione di: Totò al giro d'Italia


In occasione dell’ormai tradizionale consegna del “Cigno d’oro” al regista Luca Vendruscolo, si terranno a Stresa cinque giorni di proiezioni, dibattiti e approfondimenti. Il programma è quello degli “Incontri Cimematografici”, che si svolgeranno da martedì 17 a domenica 21 giugno 2009, organizzati dall’associazione Modulo Lem. Da quest’anno la rassegna cinematografica si apre al mondo: dopo le prime edizioni dedicate ai rapporti tra Italia e Svizzera, quest’anno verranno prese in considerazione le produzioni di altri Paesi, come sempre con un’attenzione particolare al cinema indipendente e alle opere prime e di autori giovani. Si comincia il 17 con un evento speciale, che ricreerà all’hotel Regina Palace le atmosfere delle prime edizioni di Miss Italia. Per l’occasione verrà proiettato il film «Totò al Giro d’Italia», girato nel 1948 nella Perla del lago Maggiore, proprio durante la prima edizione del noto concorso di bellezza.

 

Fonte: http://www.radionews.it/

 

Recuperato lo stemma rubato alla tomba di Totò (03-06-2009)


Napoli - Gli agenti della squadra mobile della questura hanno ritrovato lo stemma nobiliare,

Clip: Profanata la tomba di Totò;  ritrovato lo stemma

rubato nel corso della notte del 31 maggio scorso, dalla cappella del "principe della risata" Antonio De Curtis, nel corso di un raid all’interno del cimitero del Pianto a Poggioreale. Lo stemma è stato trovato in una zona di campagna nel quartiere napoletano Marianella ed è già stato riconsegnato alla nipote dell’artista, Diana. Lo stemma è stato ritrovato con altri arredi sacri tra i quali quelli rubati dalla cappella del grande tenore Enrico Caruso, distante pochi metri dalla cappella di Totò all’interno del recinto degli uomini illustri nel cimitero di Santa Maria del Pianto.

Furto su commissione Era quasi sicuramente destinato ad arredare una lussuosa villa del Nord Italia lo stemma di Totò trafugato. Lo ha sottolineato nel corso di una conferenza stampa il questore, Santi Giuffrè. Lo stemma era in un nascondiglio ricavato in un terreno di proprietà privata di Marianella, alla periferia di Napoli dove sono stati trovati anche altri oggetti sacri, appartenenti alla tomba di Enrico Caruso. Lo stemma non ha riportato danni, solo uno piccolo in un angolo, e potrebbe essere collocato davanti alla tomba anche in giornata. Il furto, dunque, secondo quanto anche spiegato dal capo della mobile, Vittorio Pisani, era inserito "nel mercato illegale delle opere d’arte che da Napoli va al Nord Italia per arredare ville antiche". Un mercato dove i napoletani hanno il ruolo di ladri per poi trasferire gli oggetti a commercianti e antiquari.

Iervolino ringrazia "Vivissima gratitudine" è stata espressa dal sindaco di Napoli, Rosa Iervolino Russo, "agli agenti della mobile che hanno prontamente recuperato lo stemma nobiliare sottratto nei giorni scorsi dalla cappella di Toto. Naturalmente sarà cura dell’amministrazione provvedere immediatamente al ripristino in loco dello stemma" ha aggiunto la Iervolino

 

Fonte: http://www.ilgiornale.it/

 

Comune di Napoli realizza copia dello stemma   (01/06/2009)


E´ stato deposto questa mattina, a nome della città di Napoli, un cesto di rose rosse al cimitero del Pianto, sulla tomba di Totò che era stata profanata sabato notte. Il Comune, che fa saper di aver preso, attraverso propri funzionari, contatti con la nipote dell´artista, ha già comunicato la volontà di farsi carico della realizzazione di una copia dello stemma araldico che è stato trafugato dal monumento funebre.
L´esecuzione dell´effige nobiliare avverrà su modello dell´originale che è già stato richiesto ai familiari di Totò.

 

Fonte: http://www.metropolisweb.it/

 

Napoli, sfregiata la tomba di Totò

Vandali portano via lo stemma da lapide (31-05-2009)


Nella cappella del principe della risata, in un raid di notte, hanno portato via lo stemma nobiliare che Toto' aveva costruito con le sue stesse maniRisveglio amaro per molti napoletani alla notizia che la tomba di un mito del cinema italiano era stata sfregiata: la lapide di Antonio de Curtis, da tutti conosciuto come Totò, è stata deturpata da alcuni vandali. In un raid, di notte, hanno portato via lo stemma nobiliare che il 'principe della risata' aveva costruito con le sue stesse mani. La figlia di Totò, Liliana De Curtis, si dice arrabbiata e dice anche: "Napoli lo ha tradito".

Secondo quanto racconta oggi il quotidiano Il Mattino, il Cimitero del Pianto, gestito dal Comune, dove è sepolto Totò ma anche Nino Taranto ed Enrico Caruso, è immerso nel degrado: erbacce, incuria, assenza di controlli. E cosi' ignoti hanno potuto portare via lo stemma senza che nessuno se ne sia accorto.

"Napoli non può fargli questo, ora chiuderò il sepolcro", commenta, "sconcertata e indignata", Liliana De Curtis. "Mio padre ha amato Napoli più della sua vita, ha lottato per difenderla - dice - Quella tomba se l'è costruita con le sue stesse mani, ha scelto i marmi, persino il luogo dove risposare per sempre. E adesso lo hanno tradito in questo modo".

 

Lo stemma nobiliare è ancora presente La cappella di Totò senza lo stemma nobiliare, sottratto da ignoti....
In questa foto, lo stemma nobiliare è ancora presente La cappella di Totò senza lo stemma nobiliare, sottratto da ignoti....

 

L'assessore di Napoli: "Impossibile il controllo" - Si dice "amareggiato" l'assessore alla Pianificazione e Manutenzione delle aree cimiteriali del Comune di Napoli, Sabatino Santangelo, per il raid vandalico. Dice che "pur essendoci la volontà di farlo, c'è l'impossibilità tecnica di controllare ogni singola cappella". E aggiunge anche: "Si ha la sensazione che Napoli si sia incattivita".

La figlia Liliana davanti alla tomba di TotòNon si tratta di un problema di incuria ma di dimensioni. Abbiamo il cimitero monumentale, quello del Pianto e undici cimiteri di periferia - dice l'assessore - con queste grandi dimensioni abbiamo difficoltà nel controllare tutto. Non abbiamo la possibilità di tenere una security notturna, e il custode che c'è non può controllare ogni singola tomba". "Mi rendo conto che si tratta della tomba di Totò, un nostro monumento, ma ci sono tante tombe di personaggi importanti, come Giovanni Leone, Enrico De Nicola - aggiunge - non possiamo mettere una guardia armata davanti a tutti i sepolcri. Certo, sono amareggiato, è come se Napoli non avesse più rispetto per le personalità che hanno fatto la storia di questa città".

 

Fonte: http://www.tgcom.mediaset.it/

 

Custode della cappella De Curtis: vergogna, qui si ruba tutto (31-05-2009)


NAPOLI - Suo padre, Ciro Cuccurullo, é stato per anni il custode storico della tomba di Totò. Liliana De Curtis, figlia del 'principe della risata', gli consegnò le chiavi quando la tomba fu costruita, nel 1951. Ora il signor Ciro non c'é più, è morto due anni fa. Il 'compito' é passato al figlio, Crescenzio, che quando si è accorto che ladri avevano portato via dalla facciata lo stemma nobiliare ha esordito: "Che vergogna". "Non sono affatto sorpreso per quello che è successo - dice Crescenzio - in questo cimitero rubano di tutto. Io apro la cappella il sabato e la domenica mattina. Sto sempre lì presente altrimenti c'é gente che prende di tutto, foto e perfino lettere. E' una vergogna continua". Crescenzio Cuccurullo non è il custode del cimitero, ma come già faceva il papà, ha le chiavi della cappella. "Io in questa cappella ci vengo da quando sono piccolo, accompagnavo mio padre - conclude - Si prova una grande amarezza quando succedono queste cose, davvero tanta amarezza. E dire che ogni giorno qui c'é chi porta a Totò un regalo. C'é una Napoli che gli vuole ancora un gran bene".

 

Fonte: http://www.ansa.it/

 

Totò?! … A prescindere!!!

Riserva dei Selci – Piazza Monte Nerodromo 29 maggio 2009 ore 21.30 Spettacolo musicale di Lucia Marchi


Riserva dei Selci – Piazza Monte Nerodromo 29 maggio 2009 ore 21.30 Spettacolo musicale di Lucia Marchi Il percorso di vita di Antonio de Curtis tra miseria e nobiltà con Gennaro Momo e Debora Magaglio (la narratrice) Ballerini: Veronica Scarabotti, Mattia Masci, Federica De Angelis, Willy Iarte. Rielaborazione musiche dal vivo: M° Fabrizio Masci Coreografie: Veronica Scarabotti Regia: Gennaro Momo. Lo spettacolo nel 2008 ha ottenuto il premio speciale per il teatro nella X edizione del concorso internazionale Antonio de Curtis. Non c’è nessuna discrepanza tra la mia professione, che adoro, e il fatto che io componga canzoni e butti giù qualche verso pieno di malinconia. “ Sono napoletano e i napoletani sono bravissimi nel passare dal riso al pianto.” Così Antonio de Curtis introduce, con parole sue, lo spettacolo “Totò?! … A prescindere!!!”, – il percorso di vita di Antonio de Curtis tra miseria e nobiltà -, allestito in suo onore dalla Compagnia Gli Sfacciati e, in particolare dall’attore Gennaro MoMo, che è il principale interprete, in occasione del quarantesimo anniversario della morte del grande artista napoletano. Un’autrice teatrale versatile ed eclettica, qual è Lucia Marchi, affronta in modo nuovo l’artista Totò effettuando una ricerca introspettiva fatta dall’uomo Antonio de Curtis che si confronta con la sua maschera. In questo allestimento si evidenzia quindi la profonda scissione tra l’uomo e la maschera, tra il principe raffinato e la marionetta un po’ sguaiata, tra il poeta sentimentale e il personaggio comico, e l’interpretazione a più voci effettuata da Gennaro MoMo, e supportata in maniera nuova e singolare da video e audio interattivi reperiti dagli archivi storici, fa sì che Antonio de Curtis sia veramente presente tra gli spettatori. La duttilità dell’animo e le differenti corde vocali sono eccellentemente interpretata da Gennaro MoMo, che in questa ottima rivisitazione del personaggio ammalia il pubblico, non solo con la vivacità del ricordo ma anche con un’estrema padronanza del linguaggio poetico.
Perché, a prescindere da tutto e da tutti, il tempo ha dimostrato la grandezza e il talento dell’artista Totò e la profonda umanità del principe de Curtis, poeta e scrittore tenero e appassionato e persona sensibile e sentimentale. Contrario sì per modi e linguaggi al suo altro da sé che ha interpretato in modo unico e irripetibile, riuscendo a plasmare su di sé un doppio con vita autonome e successo duraturo e unico nel panorama dello spettacolo. Una particolare menzione al maestro Fabrizio Masci, che riproduce dal vivo le musiche che compongono lo spettacolo.


Non c’è nessuna discrepanza tra la mia professione, che adoro, e il fatto che io componga canzoni e butti giù qualche verso pieno di malinconia. Sono napoletano e i napoletani sono bravissimi nel passare dal riso al pianto.” Così Antonio de Curtis introduce, con parole sue, lo spettacolo “Totò?! … A prescindere!!!”, - il percorso di vita di Antonio de Curtis tra miseria e nobiltà -, allestito in suo onore dalla Compagnia Gli Sfacciati e, in particolare dall’attore Gennaro MoMo, che è il principale interprete.
Un’autrice teatrale versatile ed eclettica, qual è Lucia Marchi, affronta in chiave psicologica l’artista Antonio de Curtis, e gli permette di compiere una ricerca introspettiva e un confronto con la sua maschera. Questa messa in scena ha ottenuto nel 2008 il premio speciale per il teatro nella X edizione del concorso internazionale Antonio de Curtis.
In questo allestimento si evidenzia quindi la profonda scissione tra l’uomo e il personaggio, tra il principe raffinato e la marionetta un po’ sguaiata, tra il poeta sentimentale e il personaggio comico, e l’interpretazione a più voci effettuata da Gennaro MoMo, e supportata in maniera nuova e singolare da video e audio interattivi reperiti dagli archivi storici, fa sì che Antonio de Curtis sia veramente presente tra gli spettatori. La duttilità dell’animo e le differenti corde vocali sono eccellentemente interpretata da Gennaro MoMo, che in questa ottima rivisitazione del
personaggio ammalia il pubblico, non solo con la vivacità del ricordo ma anche con un’estrema padronanza del linguaggio poetico. Perché, a prescindere da tutto e da tutti, il tempo ha dimostrato la grandezza e il talento dell’artista Totò e la profonda umanità del principe de  Curtis, poeta e scrittore tenero e appassionato e persona sensibile e sentimentale. Contrario sì per modi e linguaggi al suo altro da sé che ha interpretato in modo unico e irripetibile, riuscendo a plasmare su di sé un doppio con vita autonome e successo duraturo e unico nel panorama
dello spettacolo. Una particolare menzione al maestro Fabrizio Masci, che ha rielaborato in chiave latino-americana le musiche che compongono lo spettacolo, e le
propone dal vivo; e alla giovane talentuosa coreografa Veronica Scarabotti, che ha realizzato i balletti con ritmi caraibici. Sicuramente è una rappresentazione originale e di livello eccellente, che merita di essere riproposta.
 

Fonte: Comunicato stampa

 

Brescia - Malafemmena un Crocifisso e una belva
FIERA DEL LIBRO. OGGI IN PIAZZA PAOLO VI E AL QUADRIPORTICO
Forlani e Guicciardi nella tensostruttura.
Al Caffé di piazza Vittoria la figlia di Totò racconta la storia d'amore dei suoi genitori 26/05/2009


Solo tre nomi, ma di altissimo livello, quelli proposti oggi alla quinta giornata della Fiera del libro bresciana. A partire da Piero Forlani, che alle 16.30 nella tensostruttura di piazza Paolo VI presenterà il suo volume «Il mistero del Crocifisso nero» (edito da Marco Serra Tarantola), intervistato da Angela Dessì di Radio Vera. Seguirà, alle 17.30, Luigi Guicciardi con il suo «La belva».
Il «piatto forte» della giornata viene servito alle 18.30 nella Sala Caffè del Quadriportico di piazza Vittoria: protagonista Liliana De Curtis, figlia del celebre Totò. Durante la conversazione - che prende il nome dal titolo del libro «Malafemmena» - saranno recitate e cantate poesie e canzoni della cultura partenopea, a cura di Emilio Valoroso, Mauro Cortese, Monica Baronio e Cristina Facchini.
Tutti pensano che «Malafemmena», la più famosa canzone di Totò, sia stata scritta per Silvana Pampanini, l'attrice che aveva rifiutato la sua offerta di matrimonio. In realtà a canzone fu scritta e dedicata alla moglie Diana, colpevole di essere venuta meno a una promessa che i due coniugi si erano scambiati: anche se ufficialmente separati dovevano convivere nella stessa casa fino al raggiungimento del diciottesimo compleanno della figlia Liliana. Ma Diana, stanca delle continue scappatelle di Totò, sposò l'avvocato Tufaroli facendo sprofondare il Principe nello sconforto assoluto. Il libro prende spunto dalla celebre canzone di Totò per raccontare, per la prima volta, questa appassionante storia d'amore. Totò ebbe una vita sentimentale tumultuosa, da autentico sciupafemmine, ma amò profondamente una sola donna, Diana, madre della sua unica figlia. Il loro legame fu intenso e passionale. Quando si conobbero, Totò aveva più di trent'anni ed era già un attore abbastanza noto, mentre Diana, appena quindicenne, viveva in un collegio di suore a Firenze. Qualche mese dopo il loro primo incontro la ragazza fuggì dal convento per raggiungere l'amato a Roma.
Da quel giorno, tra liti e riconciliazioni, i due vissero un rapporto fatto di attrazione fisica, complicità, tenerezza, ma anche avvelenato dalla gelosia di Totò. Una storia destinata a concludersi con un addio, anche se il ricordo del loro grande amore li tenne sempre uniti. Tanto che Diana, scomparsa nel 2006, visse sempre nel ricordo di quel marito adorato, odiato, tradito.

 

Fonte: http://www.bresciaoggi.it/stories/Cultura & Spettacoli/212631/

 

"Totò, vita e arte di un genio"

23/05/2009 ore 17,00 Cinema Sala Trevi - Roma


Domani, sabato 23 maggio 2009, sarà presentato il libro "Totò, vita e arte di un genio" di Edmondo Capecelatro e Daniele Gallo (Gruppo Ed. Viator, Fondazione Ente dello Spettacolo). Appuntamento alle 17.00 presso il Cinema Sala Trevi di Roma. Partecipano, oltre agli autori, Annamaria Giraldi, Nadia Tarantini, Dario E. Viganò

Edmondo Capecelatro ha rovistato con profondità nella vita del Principe, proponendo un’accurata e inedita analisi biografica, Daniele Gallo ha rivisitato la dimensione artistica di Totò, nelle sue varie espressioni di poeta, compositore e naturalmente grandissimo attore. Scritto con stile agile e scorrevole, il volume si rivolge a quanti vogliano approfondire la conoscenza di un grande artista dal volto amico. In occasione della presentazione del volume si è voluto proporre una delle più interessanti antologie dedicate al grande attore napoletano, Supertotò, il capolavoro pasoliniano Uccellacci e uccellini con il frammento inedito Totò al circo e un classico per tutte le stagioni, Guardie e ladri di Steno e Mario Monicelli.

ore 18.00 Supertotò (1980)
Regia: Brando Giordani, Emilio Ravel; origine: Italia; produzione: Filmauro; durata: 107’
«Forse Giordani e Ravel hanno scelto con tempestività il momento di allestire una nuova antologia di Totò (la terza dopo Totò Story del 1968 e Totò, une anthologie del francese Jean-Louis Comolli): due dozzine di film serviti a tocchetti, mescolati fra loro e cucinati in salse varie. Anche se, incompleto (soprattutto sul versante del Totò cosiddetto impegnato: mancano Yvonne la nuit, il rosselliniano Dov’è la libertà?, I soliti ignoti, il frate di La mandragola e tutti i Pasolini), Supertotò è uno spettacolo raccomandabile. In tempi non lieti, quando la voglia di sorridere è scarsa, aiuta a fare quattro risate; e anche a ricostruire un discorso critico che per tanti anni è andato avanti a furia di luoghi comuni. Come si fa, tuttavia, a proporre un’ipotesi interpretativa della figura di Totò senza entrare in collisione con i “totologi” più accreditati? Eviteremo di soffermarci sul frequente cattivo uso delle qualità del comico, sull’esecuzione sbadata e perfino scomposta di certi sketch: i film si giravano di corsa, non c’era tempo per preparare le scene, né in sala prove né sul set. Qua e là, naturalmente, saltano fuori gli episodi clamorosi, gli squarci irresistibili e semidimenticati. All’ingrosso il miglior Totò sembra essere quello dei primi anni Cinquanta, quando anche il comico (nato nel 1898) aveva da poco passato la cinquantina: resistono le capacità mimico-burattinesche che avevano fatto la sua fortuna nel varietà, si delinea una più approfondita maturità di interprete. Forse in L’oro di Napoli di De Sica, nel racconto marottiano dell’umiliato e offeso che si ribella al guappo, c’è la grandezza e il limite di Totò: straordinario quando ripete per le vie di Napoli gli antichi passi e i richiami del Pazzariello, già fuori dal suo mondo espressivo nel finale dove si oppone al prepotente con la fierezza di un burattino diventato ometto per bene» (Kezich). Ingresso gratuito

ore 20.00 Uccellacci e uccellini (1966)
Regia: Pier Paolo Pasolini; soggetto e sceneggiatura: P. P. Pasolini; fotografia: Mario Bernardo, Tonino Delli Colli; musica: Ennio Morricone; montaggio: Nino Baragli; interpreti: Totò, Ninetto Davoli, Femi Benussi, Rossana Di Rocco, Renato Capogna, Pietro Davoli; origine: Italia; produzione: Arco Film; durata: 85’ «Antonio de Curtis e Pier Paolo Pasolini: è possibile immaginare due cineasti tanto diversi? Il primo è un comico, scatena la sua fantasia in piena libertà; il secondo è un intellettuale, la sua vita, le sue poesie, i suoi film sono atti politici. Il principe è un conservatore di spiccate simpatie monarchiche, il regista un uomo di sinistra pronto al duello dialettico con chiunque, anche con il partito di riferimento; l’arte di Totò si muove nel solco di una tradizione culturale, quella di PPP è spesso violenta opera di sperimentazione. In comune Totò e Pasolini hanno almeno una cosa, la timidezza. La sera in cui s’incontrano, in casa del principe, Pasolini gli parla di un progetto cinematografico tra lunghe pause di imbarazzato silenzio; Antonio de Curtis ascolta compunto, covando dentro di sé il disgusto per i jeans sdruciti di Ninetto Davoli. Da quest’incontro stentato nasce Uccellacci e uccellini, girato subito dopo La mandragola e ancora prodotto da Alfredo Bini» (Anile). «Padre e figlio, in giro per il mondo, incontrano un corvo parlante (con la voce di Francesco Leonetti) che gli fa la morale, secondo la filosofia razionale di un intellettuale marxista. Quando si stancano delle sue chiacchiere, lo mangiano. Film-saggio di stimolante originalità, il 4° film lungo di P.P.P., operetta poetica nella lingua della prosa, propone in brevi favole e in poetici aneddoti una riflessione sui problemi degli anni ’60: crisi del marxismo, destino del proletariato, ruolo dell’intellettuale, approssimarsi del Terzo Mondo. Con la sua divagazione evangelico-francescana, è anche un apologo umoristico che in alcuni momenti ha l’umiltà e la densità del capolavoro. Due Nastri d’argento a Pasolini (soggetto) e Totò (attore). Premiato al Festival di Cannes» (Morandini).  Alla copia del film è allegato un frammento inedito, Totò al circo, della durata di 7’55”, tornato alla luce, durante il restauro, curato dal Fondo Pier Paolo Pasolini, di Uccellacci e uccellini. Vietato ai minori di anni 14

ore 21.45 Guardie e ladri (1951)
Regia: Steno, Mario Monicelli; soggetto: Piero Tellini; sceneggiatura: M. Monicelli, Steno, Vitaliano Brancati, Aldo Fabrizi, Ennio Flaiano, Ruggero Maccari; fotografia: Mario Bava; musica: Alessandro Cicognini; montaggio: Franco Fraticelli; interpreti: Totò, Aldo Fabrizi, Ave Ninchi, Pina Piovani, Rossana Podestà, Ernesto Almirante; produzione: Ponti-De Laurentiis Cinematografica; origine: Italia; durata: 100’ «Totò è un ladruncolo napoletano che una bonaria guardia romana (A. Fabrizi) deve catturare, pena la perdita del posto. Dopo inseguimenti vari, i due fanno amicizia, scoprendo di avere molti problemi in comune. Uno dei rari film di Totò che fu elogiato quasi all’unanimità dalla critica dell’epoca (Nastro d’argento a Totò e a Cannes, premio alla sceneggiatura di V. Brancati, A. Fabrizi, E. Flaiano, R. Maccari, Steno e Piero Tellini) anche perché s’innestava nel filone neorealistico. “Ho favorito il passaggio di Totò al neorealismo, limitando le sue caratteristiche di comicità surreale che lo aveva caratterizzato in precedenza. Sarà poi Pasolini a orientarlo più sul misterioso o sul magico, forse lo ha capito meglio di me” (M. Monicelli)» (Morandini).

 

Fonte: Comunicato stampa

 

Totò e la fame: tra aneddoti e delizie


Totò ed Eduardo De Filippo, un’accoppiata vincente della storia del teatro e del cinema italiano. Insieme hanno recitato ma insieme hanno anche patito la fame. La fame quella vera per la quale arriveresti a mangiare anche un piccione che, tranquillo, svolazza per la città. Fu infatti durante una delle loro scalcinate tournè teatrali, che i due, affamati come sempre, adocchiarono proprio un piccione. Usciti dal teatro per non essere visti dai loro compagni di lavoro, aiutati dalla forza della disperazione, riuscirono finalmente a catturare il malcapitato piccione e lo portarono alla trattoria più vicina per farlo cucinare. Una volta cotto, lo gustarono con voracità, ma dopo qualche boccone, Totò si intristì per aver ammazzato una creatura. Edoardo lo ammonì dicendo: “Ma famme ‘o piacere, co ‘a famme ca tenimmo, tu te metti pure a chiagne”. Al che Totò asciugandosi le lacrime, replicò: “Eduà sei un grande saggio, perché mi hai fatto capire che cuore e stomaco non sempre vanno d’accordo. La fame giustifica i mezzi e tu lassa sta’ a parte mia d’o piccione!”. Questi, i racconti di Eliana De Curtis, figlia del principe, che nel suo libro “Fegato qua, fegato là, fegato fritto e baccalà”, ci svela i segreti piu divertenti della famiglia. Pare infatti che Totò fosse proprio un buongustaio forse perché ricordava bene gli anni duri della gavetta nei quali aveva patito la fame. Amava il cibo e nutrirsi di cose genuine e di qualità ed era anche un ottimo cuoco, elaborò infatti una serie di ricette per la gioia dei suoi amici e familiari:

RISOTTO ALLA GARIBALDI DI TOTO’

Dopo aver lavato delle cozze e delle vongole, disponetele in una padella a bordi alti e fatele aprire a recipiente coperto. Lavate dei gamberi, sgusciateli e fate bollire i gusci in mezzo litro d’acqua per mezzora. Unite in una ciotola delle seppioline, le cozze, le vongole, e la polpa di gamberi. Fate soffriggere in olio abbondante dell’aglio, del prezzemolo, del peperoncino e del basilico finemente tritati e unite del riso che farete tostare per qualche minuto, per poi bagnarlo con del vino bianco fino all’evaporazione. Quindi, aggiungete i frutti di mare, le seppioline e la polpa di gamberi e salate. Nel frattempo, unite l’acqua dei gusci di gamberi e quella di cottura di vongole e cozze, filtrando bene il tutto. Ponete questo brodo sul fuoco e usatelo al posto del solito brodo vegetale per terminare la cottura del risotto.

E per finire non potevamo tralasciare una citazione di Totò tratta dal film: Destinazione Piovarolo. “L’unica azione indegna di Garibaldi fu quella di aver copiato il cappello ai capostazione…”.

 

Fonte: http://www.italiainformazioni.com/giornale/wineandfood/52720/ricette-dautore-fame-aneddoti-ricette.htm

 

Salerno Porte Aperte, da Totò a Giovanni Amendola


Casino Sociale di Salerno(15-mag-09) - Il cartellone degli appuntamenti culturali, spettacolari, storici e artistici è stato reso noto alla presenza del sindaco Vincenzo De Luca, degli assessori comunali Enzo Maraio, Ermanno Guerra e Mimmo De Maio, davanti ad una platea di oltre duecento studenti. Nell'iniziativa, come ogni anno, sono coinvolte le scuole di Salerno ma anche le tante associazioni culturali presenti sul territorio. Vasto ed articolato il programma degli eventi previsto per questo fine settimana (16-17 maggio) e per il prossimo (23-24 maggio). Domani sera, presso il Casino Sociale di Salerno, Liliana De Curtis, figlia del principe della risata Antonio De Curtis, per tutti Totò, presenterà l'ultimo suo libro sulla figura del padre.

Di rilievo anche l'appuntamento presso l'ex convento San Lorenzo a Canalone, dove sarà organizzata una mostra dedicata alla memoria di Giovanni Amendola. Non mancheranno le visite guidate ai Giardini della Minerva ed agli altri contenitori storici ed artistici della città, così come sarà ripresentata l'iniziativa “Adotta un monumento” con gli alunni delle scuole elementari e medie che “adotteranno” simbolicamente una chiesa, una piazza o un monumento, fornendo ai visitatori tutte le informazioni storiche e culturali del caso. Da non perdere la mostra di Antonio Petti presso il Museo Città Creativa di Rufoli a Ogliara e le performance musicali del programma “Arti di Maggio”, con spettacoli ambientati nello scenario del centro storico salernitano.

 

Fonte: http://www.cilento.it/news/view.asp?ID=10347

 

LA DE CURTIS APRE LA QUARTA RASSEGNA LETTERARIA DOMINA POSITANO

APRE LA QUARTA RASSEGNA LETTERARIA DOMINA POSITANO


Inizierà domenica 17 maggio 2009 alle ore 21 con la gradita presenza di Liliana De Curtis a Positano in costa d´ Amalfi presso l'Hotel Domina Royal la quarta edizione della rassegna letteraria "Domina Positano" curata da Angelo Ciaravolo. Tutta la famiglia del principe De Curtis sarà nella perla della costiera amalfitana per la visione su Rai Uno del documentario inedito sulla vita di Totò (Totò, Napoli...ed io)  alla presenza del sindaco Domenico Marrone e del direttore del Domina Roberto Illiano. Nel corso della serata si parlerà della “Malafemmina” con il critico letterario Francesco Saverio Torrese e con il contributo musicale di Maria Collina e Luigi Talamo. Per l´occasione il pasticciere sorrentino dei vip Antonio Cafiero preparerà una torta in onore del Principe della risata. Il 24 maggio sarà la volta di Rosanna Lambertucci e del suo mondadoriano" Il viaggio dimagrante" alla presenza di Mario Amodio. Il 31 maggio ci sarà la presentazione del romanzo Oxiana "Equilibrio imperfetto" scritto dal medico Aldo Turtur. Interverranno Vincenzo Aiello ed Anna Paola Merola. Il 7 giugno sarà la volta di Simone Di Meo autore del libro “Faida di camorra (Newton Compton). Il 4 giugno, prima letteraria per “La casta della monnezza (Newton Compton) il sequel napoletano firmato da Bruno De Stefano e Vincenzo Iurillo. Il 21 giugno si presenterà la guida narrativa di Agnese Palumbo “101 cose da fare a Napoli (Newton Compton)”. Il 28 giugno spazio al mondo internauta con il libro di Pino Bruno “Dolce stil web (Sperling & Kupfer)”. Interverrà Adriano Albano. Il 5 luglio di scena la sfera politica con Gianni Barbacetto autore del libro “Il guastafeste”, con l´intervento di Vincenzo Iurillo. Ancora politica il 12 luglio con il testo “Io gioco pultito” di Antonio Padellaro. Il 19 luglio di scena la vita artistica di Gino Rivieccio autore dell´omonimo libro e Dvd “Gino Rivieccio show (Graf editore)” presentato da Francesco Saverio Torrese. Per gli amanti dei reality show popolari il 24 luglio si presenterà il libro “Il mio grande fratello (Aliberti editore)” scritto da Ilaria Turi inquilina appena sfrattata dell´ultima serie del GF. Dialogherà con lei Francesco Saverio Torrese. Il 26 luglio doppio appuntamento: spazio al sentire poetico con l´attrice Gigliola de Feo autrice di “Colpa mia (Aduino Sacco editore)” ed alla presentazione del racconto “Il bamboccione (Altrerighe)” di Vincenzo Aiello, con il contributo musicale degli Hora Nueva. Il 2 agosto incontro con la giornalista del TG5 Anna Maria Chiariello, autrice del libro “Lucio Battisti, Emozioni” alla presenza di Ottavio Lucarelli e degli Hora Nueva. Il 9 agosto di scena la gastronomia con Carlo Cambi autore de “Il mangiarozzo 2009,(NC)” con Mario Amodio. Il 16 agosto protagonista la storia locale con Romolo Ercolino ed il suo omaggio a “Positano, la città verticale”. Ancora protagonista la buona tavola il 23 di agosto con Giuseppe Daddio, autore del libro “Ricett´iss (Zafferano editore)” e la presenza di Mario Amodio. Il 30 di agosto spazio all´ennesimo capitolo della storia musicale partenopea con Pietro Gargano ed alla sua “Nuova enciclopedia illustrata della canzone napoletana (Magmata)” raccontata dalla chitarra del maestro Gianni Festinese. Il 6 settembre torna la letteratura con Yari Selvetella ed il suo “Uccidere ancora (NC)” con Francesco Saverio Torrese. Il 13 settembre secondo capitolo della storia di Margherita Ficarazzi con il suo autore Francesco Cagno nel libro “Sposati e pericolosi”. Il 20 settembre ancora buon cibo nell´opera di Sergio Corbucci “Le avventure di un cuoco galante (ESI)” con Francesco Saverio Torrese. Il 27 settembre Carmelo Pittari “Napoli millenaria (Stamperia del Valentino)” di Sandro Castronuovo con l´intervento della chitarra del maestro Gianni Festinese. Il 4 ottobre gran finale con la presentazione del libro “Omaggio a Sergio Bruni” con gli autori Armando De Rosa e Tommaso Di Nardo. Interverranno Adriana Bruni, Salvatore Palomba e Domenico Falco, con il contributo musicale di Maria Collina e di Luigi Talamo.

Foto Massimo Capodanno

 

Fonte: http://www.positanonews.it/dettaglio.php?sez=LA+DE+CURTIS+APRE+LA+QUARTA+RASSEGNA+LETTERARIA+DOMINA+POSITANO&id=23798

 

CLUB DEGLI AMICI (Siracusa) L’omaggio «'a livella» di Totò

10/05/2009 - C.da Spalla 1  Siracusa  Tel. 0931-761484


g. a.) Sarà una serata culturale unica quella di domani sera, alle 19, che l’Unuci (Unione nazionale ufficiali in congedo d’Italia) proporrà nel salone degli spettacoli del Club degli Amici per rendere omaggio alla memoria del grande Totò - Antonio De Curtis (nella foto) e alla sua immortale poesia «'A livella». Introdotto dal presidente del club di contrada Spalla, Enzo Troia, il relatore ufficiale, Angelo Carnemolla della Sezione siracusana dell’Unuci, focalizzerà il significato umano e sociale dei versi di Totò, attore, musicista e poeta e del suo capolavoro in versi.
Angelo Carnemolla commenterà il significato del fatto in sé, reale o inventato, che ha dato origine a questa poesia in cui l’estroso Principe De Curtis, in arte Totò, immagina l’incontro fra un barone (di alto casato) e uno spazzino (di basso lignaggio), che è diventato poi metafora del livellamento sociale causato dalla morte.

A tutti i presenti, inoltre, l’Unuci darà copia della traduzione in italiano de «A livella» scritta in dialetto napoletano e tradotta in tutto il mondo.

 

Fonte: http://giornale.lasicilia.it/giornale/0905/SR0905/SR/SR12/navipdf.html

 



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