Totò-News  -  Eventi, spettacoli, varie ...

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Una serata con Totò

Alla presenza della figlia Liliana De Curtis saranno presentati filmati inediti del Principe della Risata

Venerdì 17 settembre 2010 alle ore 18.00 in Villa Bruno - Biblioteca della Cultura Vesuviana - San Giorgio a Cremano


L’Amministrazione Comunale guidata dal sindaco Mimmo Giorgiano e la Pro Loco cittadina propongono alla cittadinanza di passare “Una serata con Totò”, venerdì 17 settembre 2010, alle ore 18 presso la biblioteca di cultura vesuviana di villa Bruno.

Nell’occasione sarà presentato il libro “Malafemmena”, edito da Mondadori, alla presenza delle autrici Liliana De Curtis (figlia dell’indimenticabile artista) e Matilde Amoroso. Coordinerà la presentazione la giornalista di TeleCapri Teresa Iaccarino. Nel corso della serata sarà, inoltre, proposto un video inedito, in cui il noto cantante Lucio Dalla farà rivivere le emozioni racchiuse nelle parole della canzone e saranno proiettate immagini inedite ed esclusive del grande Totò tratte dall’archivio privato della figlia. Infine, sarà rappresentata la poesia del Principe della Risata “A Livella”, con personaggi in costume: il malcapitato chiuso nel cimitero sarà interpretato da Salvatore Pellegrino, il marchese da Vanni Desidery ed il netturbino da Gildo Russo. Gli inviti per l’evento possono essere ritirati presso la Pro Loco, che ha sede nell’androne di accesso al parco di villa Bruno, dalle 9 alle 12 e dalle 16 alle 18.

“Ancora una volta – spiega il sindaco Giorgiano - San Giorgio a Cremano interpreterà il proprio ruolo di città della cultura vesuviana, in attesa delle Giornate del Patrimonio e della mostra dedicata al pittore Luca Giordano. Non c’è, quindi, solo il Premio Massimo Troisi: nella nostra città diamo valore alla parola “cultura” e vogliamo che sia fruita dai sangiorgesi per 365 giorni all’anno.”
 

 

Fonte: http://www.napoli.com

 

Arriva Totò in 3D: De Laurentiis restaura una vecchia pellicola del celebre attore


Non più solo film della Walt Disney in 3D, arriva anche un film italiano con un interprete tutto d’eccezione: si tratta di Totò. L’idea è balenata al produttore cinematografico Aurelio De Laurentiis che sta ristrutturando il film del 1953 "Il più comico spettacolo del mondo", il cui interprete era per l’appunto il celebre Antonio De Curtis.
Il film, diretto da Mario Mattoli, primo e unico film tridimensionale italiano fu manomesso quasi subito con la versione normale bidimensionale ed era la più chiara parodia di "Il più grande spettacolo del mondo" del 1952 di Cecil B. DeMille.

De Laurentiis ha fatto questo annuncio dopo che ha ricevuto dalla più prestigiosa rivista internazionale di cinema, l’ambito premio "Variety Profile in Excellence" all’Hotel Danieli di Venezia.
La 67esima mostra del Cinema di Venezia sta per partire e il noto produttore ne approfitta già dalla vigilia per presentare i sui progetti invernali.
Anche quest’anno presenterà il cinepanettone con "Natale in Sudafrica" che chiaramente sarà nelle sale cinematografiche nel periodo natalizio e le cui riprese inizieranno a giorni, precisamente il 6
settembre.
Poi annuncia l’arrivo di "Manuale d’Amore 3" che vanterà nel cast anche un attore del calibro di Robert De Niro. Personaggio molto importante, a detta di Aurelio, che parlerà senz’altro italiano ma che di certo aiuterà il produttore ad avvicinarsi al mondo americano. Quanto al suo più prestigioso progetto relativo al restauro del film in 3D, De Laurentiis annuncia di volerlo presentare o ad apertura o a chiusura di qualche prestigioso Festival, magari a quello di Lione, ma per ora nulla di certo.

 

 

Fonte: http://www.barimia.info

 

A Siracusa la II edizione del Cinema e Cibo nel Mediterraneo

01/09/2010 - 03/09/2010


Al via la seconda rassegna di Cinema e Cibo nel Mediterraneo che si terrà a Siracusa dall’1 al 3 settembre, all’Antico Mercato di Siracusa, in via Trento.

Proiezioni e degustazione dei piatti collegati con i film a partire dalle 21. Ingresso gratuito. Lo start è previsto il primo di settembre con la proiezione di Miseria e Nobiltà con il grande Totò, a seguire Tutto su mia madre e Un tocco di Zenzero.

Durante gli intervalli sarà possibile degustare i piatti collegati ai film, proposti dal Grand Hotel Ortigia e assaporare i vini della Cantina Modica di San Giovanni.

Si tratta di una nuova puntata del connubio tra sensi: quello visivo e sonoro, dell’olfatto e del palato. Per il presidente dell’Associazione What’s Up, Melania Sorbera, “il cibo è stato sempre presente fin dagli albori del cinema, quando nel 1895, i fratelli Lumière in una proiezione pubblica inserirono anche il rullo Le dejeuner de bébé, scena di vita familiare dove un piccolo Lumière veniva imboccato dagli amorevoli genitori”.

 

 

Fonte: http://siracusa.blogsicilia.it/2010/08/a-siracusa-la-ii-edizione-del-cinema-e-cibo-nel-mediterraneo/

 

E' morto Tiberio Murgia, il "Ferribotte" dei "I soliti ignoti"

21/08/2010


E' morto a 81 anni in una casa di cura di Tolfa, in provincia di Roma, Tiberio Murgia, uno dei più popolari caratteristi del cinema italiano. Nato a Oristano il 5 febbraio 1929, è noto al grande pubblico per aver interpretato il siciliano geloso e sciupafemmine grazie al regista Mario Monicelli che gli affida il ruolo di Ferribotte, il possessivo immigrato siciliano nel capolavoro della commedia all'italiana 'I soliti ignoti' del 1958. Un personaggio per il quale viene doppiato, ma a cui resterà fedele nonostante le sue origini sarde, proponendolo anche nella pubblicità: Murgia sarà infatti per molti anni testimonial di una nota marca di caffè nei caroselli televisivi.

Sempre nei panni di Ferribotte prende parte al sequel de 'I soliti ignoti' ('Audace colpo dei soliti ignoti') diretto da Nanni Loy nel 1960 e, sempre al fianco di Marcello Mastroianni e Vittorio Gassman, conclude la saga nel 1987 con il film di Amanzio Todini, 'I soliti ignoti vent'anni dopo'. Sempre per la regia di Mario Monicelli prende parte, nel ruolo secondario del soldato Nicotra, ne 'La grande guerra' del 1959 e, al fianco di Monica Vitti, ne 'La ragazza con la pistola' del 1968. Per la regia di Sergio Corbucci è al fianco di Totò ne 'Il giorno più corto' del 1962 mentre nel 1961 aveva recitato a fianco di Franco Franchi e Ciccio Ingrassia nel film 'L'onorata società'.
Nel 1966, per la regia di Vittorio De Sica, veste i panni di un detective nella 'Caccia alla volpe'. Nel 1988 partecipa al film giallo per bambini 'Operazione Pappagallo', opera prima del regista romano Marco Di Tillo, su sceneggiatura di Piero Chiambretti, Claudio Delle Fratte e dello stesso Marco Di Tillo. In quel film, per la prima volta nella sua vita, non viene doppiato ma parla con la sua inflessione sarda Nel 2001, al fianco di Nino Manfredi, Murgia interpreta un ruolo secondario nel film di Diego Febbraro 'Una milanese a Roma' e prende inoltre parte alla commedia di Vincenzo Terracciano 'Ribelli per caso', assieme ad Antonio Catania. Nel 2008 interpreta una piccola parte nel film 'Chi nasce tondo' di Alessandro Valori, al fianco di Valerio Mastandrea. Quest'anno ha fatto parte del cast della serie di Raiuno 'Tutti pazzi per amore 2'.

 

 

Fonte: http://notizie.tiscali.it

 

Totò e Osvaldo Desideri, due figure importanti del cinema italiano

Vibo: Seconda edizione del premio internazionale “Il Faro- Uomini che lasciano il segno”


Mercoledì 11 Agosto 2010 17:03 Le luci delle grandi occasioni si sono accese sul Premio Internazionale “Il Faro”, regalando una nuova entusiasmante pagina da annoverare nell’albo d’oro della storia della città, puntando a rilanciare il ruolo della portualità e della marineria, da una realtà del Sud, il porto di Vibo, il più importante, sotto il profilo turistico, lungo la costa Tirrenica, da Salerno a Reggio Calabria. Un evento per guardare all’Italia, terra d’approdo nel Mediterraneo, come una risorsa, per promuovere valori di crescita comune, attraverso la storia di uomini che hanno lasciato il segno….
Un Premio, alla sua seconda edizione, che ha riscosso particolare attenzione dal mondo dei media e delle istituzioni a partire da quelle che l’hanno patrocinata: l’Amministrazione comunale di Vibo Valentia e il suo Assessorato al Turismo, la Camera di Commercio, la Provincia, il Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Calabria, la Regione Calabria, il Ministero del Turismo e il Senato della Repubblica. Un progetto che ha dato corso alla sua seconda edizione, come osservato già nella conferenza stampa dal direttore artistico, Piero Muscari, grazie ad uno straordinario gioco di squadra e alla sinergia di istituzioni e di privati che hanno deciso di prestare il loro sostegno.

Liliana De Curtis e Osvaldo Desideri in tour per le coste vibonesi

Una giornata cominciata in bellezza con il giro in yacth, salpato dal porto di Vibo con a bordo la scrittrice e attrice, Liliana De Curtis, figlia dell’indimenticabile Totò, lo scenografo premio Oscar Osvaldo Desideri e i giornalisti giunti per l’occasione. Tra una piacevole chiacchierata e lo sguardo di tanto in tanto rapito dai panorami mozzafiato che si stagliano lungo la Costa degli Dei, nel tragitto compiuto fino a Tropea, tanti gli aneddoti inediti che hanno concorso ad arricchire il profilo di personalità straordinarie: l’amore per il mare di Totò, un elemento della natura che lo placava nei momenti di nervosismo, che lo ritemprava quando era stanco, e poi quel cannocchiale che lo legava alla tradizione marinara con il quale “teneva sott’occhio” le frequentazioni della figlia quando si recava in spiaggia; Osvaldo Desideri , accompagnato dalla moglie Eva, e i momenti più emozionanti della sua carriera artistica e professionale. Perle di un vissuto delle quali hanno fatto dono.

L’evento

Reframes della prima edizione del Premio “Il Faro” hanno introdotto l’edizione 2010 di questo grande e importante appuntamento, ospitato nella suggestiva location del porto di Vibo. L’uscita sul palco del direttore artistico Piero Muscari, e dalla poliedrica imitatrice Gabriella Germani, in veste anche di presentatrice e via al racconto della prima storia, quella di un grande Maestro del Cinema, Osvaldo Desideri, scenografo premio Oscar per “L’ultimo imperatore” di Bernardo Bertolucci, esempio di come l’uomo se dotato di talento, con impegno, tenacia e passione possa raggiungere le vette più alte del proprio orizzonte professionale. E il conferimento del Premio “Il Faro” «per averci regalato, con il suo estro e ingegno, con le sue scenografie, e le sue accurate scelte di atmosfere e ambienti, immagini che rimangono scolpite, indelebili, nella nostre menti, come le storie dei capolavori che hanno contribuito a raccontare». A premiare sul palcoscenico il sindaco Nicola D’Agostino e il consigliere comunale al Turismo, Pasquale La Gamba. Il medley musicale proposto dal giovanissimo talento canoro Francesco Pugliese, finalista del programma, in onda su Mediaset, “Io Canto”, che si è accattivato da subito l’ammirazione e la simpatia del pubblico. I ritmi etnici, le suggestive ed esotiche coreografie dei Kolon Kandià. Un scelta artistica, la loro presenza, dettata per il loro messaggio di pacifica convivenza nella multiculturalità, speranza e auspicio per il futuro del mondo intero e anche della Calabria, dopo i fatti di Rosarno. Il Premio ad un “Faro oltre la vita”, attribuito alla memoria del Principe Antonio De Curtis, in arte Totò, ritirato dalla figlia Liliana, una donna che dall’amatissimo padre ha ereditato il calore del Sud, la prontezza di spirito, l’umiltà e un grande senso di umanità. Un momento di emozione intenso quello della premiazione, che ha ricordato Uomo che si è distinto «per le sue straordinarie doti umane, per la qualità della sua ricerca artistica, per la totale dedizione al lavoro e al suo pubblico. Per l’impegno sociale e per l’infinita generosità con cui ha illuminato, commosso e rallegrato intere generazioni di spettatori». A consegnare l’opera realizzata dal maestro G. B. Spadafora (come tutte le altre consegnate nel corso della serata) il presidente della Giunta Regionale, Giuseppe Scopelliti. La consegna di uno scialle, emblema della tradizione e dell’artigianato-artistico calabrese, a Liliana De Curtis, dallo stilista lametino Anton Giulio Grande. Le riflessioni di Scopelliti, rimasto in palcoscenico con Piero Muscari, sulle potenzialità della Calabria, sullo sviluppo che può giungere dal mare attraverso i porti, come turismo, che la Giunta regionale, vuole incoraggiare e supportare. Ancora il ruolo dei porti non più anelli di congiunzione tra la terra ferma e il mare e che devono riscoprire la loro centralità. Il ricordo attraverso le parole di Gabriella Germani, di un grande ospite della passata edizione del Premio “Il Faro”, Oreste Lionello. In palcoscenico anche Umberto Tozzi, un grande cantautore italiano, detentore di strepitosi record di permanenza di successi in classifica in Italia e all’estero, a lui il riconoscimento per la sezione “Storia di passione ed emozioni”, «per aver attualizzato e portato la nostra tradizione melodica a vincere su tutte». Le coreografie in palcoscenico del gruppo di ballo, provenienti da trasmissioni Rai “capitanato” da Vincenzo Mingolla. Il Premio all’Azienda Faro, designata per l’edizione 2010 dal Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria, andato all’azienda nautica Ranieri International di Soverato, per la capacità d’internazionalizzazione del prodotto, protagonista del mondo dell’impresa in un comparto strategico, per lo sviluppo di questa regione.

 

 

Fonte: http://www.strill.it

 

Milano e Napoli festeggiano con Totò l'unità d'Italia

Nel 2011 le due città ospiteranno la stessa mostra dedicata al grande artista amato in tutto il Paese


Napoli e Milano unite nel segno di Totò. Le due città nel 2011 ospiteranno la mostra «Totò l'italiano» nell'ambito dei festeggiamenti per il 150 anniversario dell'Unità d'Italia e nel quadro del protocollo d'intesa stilato dai due capoluoghi che nel 2013 e nel 2015 saranno, rispettivamente, centri di due grandi eventi quali il Forum delle Culture a Napoli e l'Expo a Milano.
La mostra ricostruisce tutta la vita del Principe Antonio De Curtis attraverso fotografie, oggetti, costumi di scena, spartiti, inediti come il primo provino del 1934. «Il titolo scelto - ha spiegato l'assessore alla Cultura del Comune di Napoli, Nicola Oddati - non è un caso perché Totò con il suo dialetto napoletano è riuscito a raccontare e unire tutto il Paese e la decisione di tenere la mostra a Milano e Napoli vuole lanciare un messaggio politico di unità perché il Paese nelle differenze linguistiche e culturali si arricchisce».
La mostra si svolgerà prima nel capoluogo lombardo, la parte fotografica a Palazzo Reale e la parte legata ai costumi a Palazzo Morando, per poi giungere successivamente a Napoli e già si sta lavorando, come annunciato, per portarla anche a Torino, città principe dei festeggiamenti dei 150 anni d'Italia.
«Totò - ha detto l'assessore alla Cultura del Comune di Milano Massimiliano Finazzer Flory - è in ambito artistico sicuramente, insieme ad Eduardo, uno dei padri dell'Italia e, dunque, quale migliore momento per realizzare la mostra se non durante i festeggiamenti per ricordare i padri dell'Italia». Ma la mostra non sarà l'unico modo con cui il Comune di Milano ha deciso di rendere omaggio al Principe della risata. A settembre, come annunciato da Finazzer, a lui sarà intitolata una strada cittadina. Nel capoluogo campano, la mostra si svolgerà prevalentemente nel Palazzo dello Spagnuolo, dove sorgerà il museo dedicato a Totò, cui si affiancherà il museo Pan dove si approfondirà l'aspetto linguistico e gestuale.

 

 

Fonte: http://www.ilgiornale.it

 

La cadillac di Totò a Palazzo Valentini

fino al 13 agosto 2010


La Cadillac appartenuta a Totò parcheggiata a Palazzo Valentini fino al 13 agosto 2010. Cromature lucenti e tappezzata in pelle finissima, l'auto - una 'Sedan' del '54 targata NA 213338 - sarà esposta in occasione della manifestazione 'le storie del cinema', che si svolgerà nel cortile della sede della Provincia di Roma. Dal libretto, la Cadillac risulta appartenuta a sua altezza imperiale Antonio della stirpe costantiniana dei Focas di Bisanzio e fu acquistata da Totò di seconda mano. La macchina, ora di proprietà della signora Anna Di Lallo, ha 5.500 cavalli di cilindrata ed è stata usata anche nel film 'Uccellacci e uccellini', diretto nel '66 da Pier Paolo Pasolini. Uscita nera dalle officine della General Motors, l'auto fu rivestita esternamente - per volontà dello stesso Totò - di velluto finissimo bicolore giallo e verde

 

 

Fonte: http://roma.repubblica.it/

 

“Un Principe chiamato Totò”

 dal 16 luglio 2010 all’Expo Olbia


Nel Municipio di Olbia è stata presentata la mostra monografica "Un Principe chiamato Totò" che, dal 16 luglio al 9 agosto (ore 19-24.00), sarà allestita all'Olbia Expo.

Ad organizzare la prestigiosa iniziativa è la Società Nuove Strategie di Fabio Alescio in collaborazione con l'Associazione S'Abba e Sa Pedra. All'incontro con i giornalisti hanno partecipato i promotori della mostra, il sindaco Gianni Giovannelli insieme agli assessori comunali Vanni Sanna e Gesuino Satta, l'assessore provinciale Giovanni  Pileri, il presidente dell'Olbia Expo Gian Marìo Giua e alcuni rappresentanti delle Associazioni degli Anziani che operano in città. Dopo il grande interesse suscitato nel luglio 2009 dalla mostra su Federico Fellini, Alescio e il suo staff hanno deciso di puntare ancora su Olbia. "Nonostante le difficoltà economiche che il paese tutto, ed il settore culturale nello specifico stanno attraversando, ho voluto fortemente proseguire il percorso intrapreso già lo scorso anno - ha ribadito Fabio Alescio, perché l'attaccamento a questo territorio ci incentiva a proporre iniziative di qualità che possano arricchire culturalmente l'offerta turistica e non solo". Un ringraziamento speciale "per la grande disponibilità concretamente dimostrata" è andato al presidente dell'Expo Gian Mario Giua.

Il sindaco Giovannelli e l'assessore Vanni Sanna hanno sottolineato l'importanza culturale e la valenza anche turistica di questa esposizione itinerante, curata e messa a disposizione dalla Fondazione De Curtis e, in particolare, da Diana, nipote di Totò. La stessa mostra, già apprezzata in molte prestigiose località italiane e straniere, per la prima volta viene ospitata in Sardegna e, anche per questo, costituirà un evento unico. Attraverso ricordi, bozzetti, oggetti personali, fotografie si ripercorrerà la vita artistica e privata del genio partenopeo, grazie anche alla presenza, all'Expo, dei familiari di Totò. L'Assessore alle Politiche Sociali Gesuino Satta ha annunciato che "centinaia di anziani saranno graditissimi ospiti alla cerimonia di inaugurazione, fissata per venerdì 16 luglio alle ore 17.30". Nella mostra viene ricostruito l'itinerario artistico e umano di Totò con l'obiettivo di regalare alla città ed ai tanti turisti che affollano l'intera provincia, un momento culturale molto elevato.


Domenica 18 Luglio 2010  Inaugurata all'Expo la mostra monografica "Un Principe chiamato Totò", curata dalla nipote Diana De Curtis ed organizzata dalla Società Nuove Strategie di Fabio Alescio in collaborazione con l'Associazione S'Abba e Sa Pedra. La mostra, patrocinata dal Comune di Olbia, dalla Provincia e dalla Regione Sardegna, resterà allestita sino al prossimo 9 agosto. Grazie al ricchissimo materiale messo a disposizione dalla famiglia De Curtis i visitatori possono entrare in un'altra, sorprendente dimensioe rappresentata dal magico mondo di Totò.

Al piano terra dell'Expò è ricostruita sia la vita artistica del genio napoletano, sia la sua storia personale.  Innumerevoli le curiosità letterarie, musicali, araldiche, fotografiche, della vita privata e di palcoscenico di Totò, spiegate da una guida d'eccezione: la nipote Diana che resterà ad Olbia per tutta la durata della mostra. L'esposizione-tributo è un "viaggio" nelle atmosfere del futurismo, del varietà, della rivista e dell'avanspettacolo, visti attraverso gli inediti, i contratti, gli autografi, le lettere d'amore, il vestiario di scena e le foto, anche poco conosciute, del grande artista partenopeo. In mostra anche documenti e oggetti che testimoniano una dura "gavetta" artistica e di vita vissuta. Altrettanto interessanti sono gli aspetti più privati che emergono dalle foto che ritraggono Totò insieme ai suoi familiari e alle persone da lui amate. La mostra, già apprezzata in molte importanti città italiane e straniere, per la prima volta viene ospitata in Sardegna, a Olbia.

L'apertura ufficiale è stata preceduta dalla proiezione di "Un principe chiamato Totò", film realizzato da Barbara Calabresi e Diana De Curtis: il racconto appassionante di una vita intensa, scandita da gioie, incredibili successi, cocenti tradimenti e inattese tragedie, come la cecità che lo colpì ma non riuscì a fermarlo. Il numeroso pubblico, presente nella sala congressi dell'Expo, è stato conquistato da questo docu-film che, come un album di famiglia, rivela gli aspetti più segreti e privati dell'uomo Antonio de Curtis, principe serio e malinconico, e di Totò, artista immortale, attraverso i luoghi da lui più amati: Capri, Viareggio, Napoli, Roma, Costa Azzurra. Tante e illustri le "voci narranti": la poetessa Alda Merini, Ben Gazzara, Fred Murray Abraham, Alessandro Gassmann, Sabrina Ferilli, Fiorello e altri protagonisti del cinema, della cultura e dello spettacolo. Al centro del racconto ci sono i grandi amori, compreso quello tragico per Liliana Castagnola che morirà suicida, i pensieri poetici, gli aneddoti e le canzoni. Conclusa la proiezione è stato presentato il libro intitolato "Malafemmena", edito dalla Mondadori e scritto da Liliana De Curtis, figlia di Totò e madre di Diana.

 

 

Fonte: http://www.comune.olbia.ss.it/

 

Mostra fotografica dedicata a Totò

L’associazione turistica Pro-Loco di Santo Spirito, presenta, a cura di Paolo Colasuonno, una mostra fotografica dedicata ad Antonio de Curtis, in arte Totò. Illustrerà il tema la prof.ssa Rasalba
Fantastico. La manifestazione si terrà dal 15 lal 24 luglio 2010.


 

 

Fonte: http://www.santospirito.eu

 

Al "Civita Film Fest" l'auto di Totò: un'autentica chicca dal valore inestimabile


BAGNOREGIO (VT) In anteprima, al “Civita Film Fest”, il primo ed unico festival dedicato ai motori nel cinema, in programma da oggi al 13 giugno 2010 a Bagnoregio, un'autentica chicca: la Cadillac di Totò, la Regina delle auto d'epoca.

Tutti la vorrebbero. Si tratta di una cadillac fiammante, 5500 cc di cilindrata, tappezzata in pelle  finissima, cromature lucenti. Un pezzo unico da far sognare, ad occhi aperti, tutti gli appassionati d'auto d'epoca e non solo. Ha ricoperto ruoli da protagonista nel cinema italiano, con la partecipazione in importanti film come “Uccellacci e Uccellini”, diretto da Pier Paolo Pasolini, e presentato in concorso al 19º Festival di Cannes.

Già al primo sguardo si intuisce che non si tratta di un'auto qualunque. Rileva la sua sorpresa al  tatto: il rivestimento esterno della carrozzeria è in velluto finissimo bicolore, giallo e verde. Oggetto del desiderio di chiunque ami distinguersi ad ogni costo. E qualcuno ci è riuscito. Antonio de Curtis, il principe della risata, in arte Totò, è stato il proprietario della meravigliosa Cadillac, una Sedan del 1954, targata NA 213338. Dal libretto risulta appartenuta a Sua Altezza Imperiale Antonio della stirpe Costantiniana dei Focas di Bisanzio e fu acquistata da Totò di seconda mano.

Se è vero che lo stile di una persona o la posizione non possono prescindere dall'abito che si  indossa o dall'auto che si guida, Totò sicuramente non fu da meno: era del resto uno che di  eleganza se ne intendeva. Nato poverissimo, ha inseguito la notorietà ad ogni costo. E questa  splendida auto , ora ritrovata, lo dimostra.

La Cadillac di Totò può essere di certo definita la Regina delle auto d'epoca. Oggi il suo valore è  incalcolabile, ma la sua attuale proprietaria, Anna di Lallo, racconta che il padre la ha acquistata  con il suo stipendio di allora, da un proprietario di un night napoletano, al quale era stata data da Totò in persona.

L'auto sarà protagonista al festival, e presentata in occasione della Notte dei motori, che si terrà sabato 12 giugno 2010. La notorietà e lo status hanno sempre attratto l'uomo terribilmente. Cosa si è disposti a fare per raggiungerla? Questo dilemma probabilmente non sarà mai risolto, e continua ad attrarre tutte le classi sociali. Saranno intervistati sul tema i tanti personaggi del mondo dello spettacolo presenti sabato alla Notte dei Motori.

 

 

Fonte: http://www.ontuscia.it/

 

"T O T O'  attore"  (di Ennio Bìspuri)

(Gremese Editore, Roma, 2010; pagg. 642; € 35,00) 07/06/2010


Il libro, poderoso nella sua mole di 642 pagine, ricostruisce in modo esaustivo la complessa e  multiforme personalità del più importante attore comico italiano e tra i più importanti della storia  mondiale dello spettacolo.
L'Autore affronta, attraverso una rigorosa ricerca filologica, che prende le mosse dalla biografia dell'Attore a partire dai primi anni '10 del Novecento, la formazione del Totò teatrale, sviluppata anche in riferimento al suo rapporto con Napoli e al cosiddetto teatro leggero, che affonda le sue radici nella commedia dell'arte, quale il café-chantant, l'avanspettacolo, la sceneggiata, il vaudeville,  la macchietta ecc., che furono il nutrimento iniziale e i cromosomi del giovanissimo Totò. Sono così  ricostruiti con meticolosa e filologica precisione, anno per anno, dal 1918 al 1956, tutti gli spettacoli  teatrali che videro Totò protagonista e trionfatore, fino a diventare l'idolo delle folle.


Di fondamentale importanza è lo studio delle sei tipologie di Totò, ancorate ai vari registri recitativi del grande attore napoletano, che danno luogo ad una vera e propria fenomenologia dell’aspetto attoriale, che è il nucleo del libro, espresso esplicitamente dal titolo.
La parte centrale del libro è dedicata al passaggio di Totò al cinema (1937), sotto la spinta di una crisi industriale del cinema italiano colpito dalle sanzioni a causa delle guerre coloniali, che  imponevano ai produttori la ricerca di uno Charlot italiano.
L'A. analizza dunque tutti e 97 i film interpretati da Totò dal 1937 al 1967, informando il lettore sulla storia produttiva, talora complessa e non sempre conosciuta, di ciascun film: situazione storica, proposte e tentativi, problemi produttivi, valutazione della critica coeva, combinazioni e scelte. L'opera, che per la prima volta affronta e analizza le presenze televisive di Totò e le sue  interpretazioni pubblicitarie, è strutturata su nove momenti, a parte la Nota introduttiva e la  bibliografia raccomandata, che rispettivamente comprendono:

L’attore Totò: una fenomenologia globale

Totò e il principe de Curtis
La marionetta
Il tipo
L’uomo qualunque
L’uomo che soffre
La maschera surreale
Il clown
Totò e le sue metamorfosi
Il carattere
La recitazione
Il linguaggio
La commedia
La formazione teatrale di Totò

I cromosomi teatrali e i primi spettacoli (1912-1920)
Totò “il comicissimo” muove i primi passi(1921)
Roma e le prime scritture (1922-1924)
Il profumo del successo (1925-1927)
“La Porta d’oro” e i grandi teatri (1928-1929)
Prodromi di un trionfo: le grandi stagioni (1930-1939)
Il teatro in guerra (1940-1943)
Tra guerra e pace: le grandi riviste (1944-1947)
Verso la fine di Totò attore teatrale (1948-1949)
L’addio al teatro: l’ultimo spettacolo (1950-1957)

Totò attore di cinema
I Film
Totò attore televisivo
Apparizioni televisive di Totò come ospite
Totò doppiatore
Totò protagonista di spot pubblicitari
Bibliografia raccomandata

In modo particolare, di ciascun film il testo fornisce, oltre al cast, alla durata e all'anno di uscita:

l'analisi molto approfondita di ciascun film, che si articola in:

a) Informazioni generali e analisi critica del film;
b) La recitazione di Totò;
f) Commento critico prodotto all'uscita del film;

ennio.bispuri@gmail.com
gremese@gremese.com

 

L'uscita del libro, sarà a disposizione nelle librerie d'Italia tra 10 gg. circa; chi volesse eventualmente acquistarlo potrà prenotarlo anche rivolgendosi direttamente all'editore Gremese   gremese@gremese.com

 

 

Fonte: comunicato stampa

 

Totò, il principe italiano della risata
Mostra multimediale al Valentin-Karlstadt-Musäum Monaco di Baviera, 24 giugno – 17 ottobre 2010

ingresso libero ore 10-18:00 lunedì chiuso
Informazioni al pubblico: tel. +49(0)89 223266
www.valentin-musaeum.de


Monaco, 3 giugno 2010. - La mostra è dedicata ad Antonio de Curtis in arte Totò, il più famoso attore comico italiano. Scomparso nel 1967, vive tuttora nella memoria collettiva dei suoi compatrioti, compresi giovani e giovanissimi, grazie ai tantissimi film che ha interpretato e al suo inconfondibile spirito. Il suo estro artistico e la spontaneità del suo humor ben rappresentano l’umanità e la gioia di vivere tipicamente italiane.

Fonte d’ispirazione per artisti, creativi e intellettuali, Totò è oggi al centro di questa esposizione collettiva che vede la partecipazione di ventinove autori contemporanei invitati da Massimo Fiorito ed  è ospitata nella sala mostre esterne del Valentin-Karlstadt-Musäum.

Come Totò anche Karl Valentin è un comico del sud: il primo viene dal sud Italia, il secondo dal sud della Germania. Ambedue posseggono un proprio gergo, un proprio dialetto, una propria mimica.
Ambedue sono considerati a buon diritto l’incarnazione delle rispettive città natali. Se Totò è per i napoletani come la risata di Pulcinella o il gusto della pizza, Valentin è per Monaco come il Föhn, il caratteristico vento caldo che scende dalle Alpi bavaresi.

Proprio per approfondire e suggellare il parallelismo esistente tra questi due grandi personaggi, è  attualmente in fase di incubazione un nuovo progetto artistico interculturale che si propone di  allestire a Napoli una mostra dedicata a Karl Valentin.

Eventi
L’inaugurazione della mostra, prevista per la serata di giovedì 24 giugno, sarà preceduta da una  serata tematica all’Istituto Italiano di Cultura di Monaco di Baviera in data 23.6.2010 e affiancata da una rassegna di film in programma dal 17.9 al 17.10.2010 presso il Filmmuseum di Monaco.

Artisti in mostra
Irene Bacchi, Renato Begnoni, Cecilia Bianchini, Mauro Boschini,Marcella Brancaforte, Michele  Cavaliere, Debora di Leo, Giorgio Bramante Donini, Licio Esposito, Ettore Festa,Fiorito & Fluturel, Ezio Flamnia, Gianfranco Gentile, Massimo Giacon, Adriano Laruccia, Stefano Libertini,Giovanna Magri, Beppe Mora, Bettina Moras, Daniela Moretto, Roberto Perini, Andrea Petrone, Caterina Plenzick, Pier Maria Leandro Romani, Barbara Ruzziconi, Leonardo Sonnoli, Sergio Staino, Sebastiano Tramontana.

il maestro Ezio FlammiaCuratela, patrocini e partecipazioni
Curata da Massimo Fiorito in collaborazione con il Valentin-Karlstadt-Musäum, la mostra multimediale “Totò, il principe italiano della risata” è in programma al Valentin-Karlstadt-Musäum dal 24 giugno al 17 ottobre 2010.
Il catalogo - edizione bilingue tedesco/italiano, progetto grafico di Narcisa Fluturel – è stato curato da Massimo Fiorito. Il progetto ha il patrocinio del Comune di Verona, del Comune di Napoli, dell’Istituto Italiano di  Cultura a Monaco.  È promosso dall’Assessorato alla Cultura della città di Monaco di Baviera, dalla Commissione Circondariale Monaco di Baviera – Distretto Centro Città, dall’Assessorato alla Cultura della  Provincia di Benevento. Gode dell’amichevole sostegno di Cinecittà Luce, Filmmuseum, Raumwandler e.V., Limelight ,  Ristorante Buongusto Fiorito&Fluturel Massimo Fiorito (Verona, Italia, 1962) e Narcisa Fluturel (Bocsa, Romania, 1963) lavorano in coppia dal 2005. Fotografo professionista dal 1986, Massimo Fiorito realizza foto e video artistici. Narcisa, diplomata all‘Istituto Superiore per le Industrie Artistiche di Urbino ha lavorato per anni in agenzie di pubblicità e in seguito come art director free lance. Fiorito&Fluturel realizzano propri progetti e curano mostre di arte contemporanea nella città di Monaco. Con il progetto multimediale “Plasticity” e con il progetto fotografico “Family Portraits” hanno creato un proprio inconfondibile linguaggio, molto apprezzato dai collezionisti d‘arte. Fino a oggi sotto la sigla Fiorito&Fluturel hanno esposto le loro opere nelle città di Monaco di Baviera, Norimberga, Bordeaux e Venezia.

Per ulteriori informazioni alla Stampa:
Massimo Fiorito
Tel. +49(0)89 35 85 26 89
e-mail: fiorito@fiorito-fluturel.com

 


Deutsch version

Die Sonderausstellung widmet sich dem bekanntesten italienischen Komiker Antoniode Curtis, Künstlername Totò (1898 – 1967), der nicht zuletzt durch seine zahlreichen Filme zum festen Bestandteil des italienischen Kollektivgedächtnisses wurde.
Seine künstlerische Laufbahn begann Totò als Bühnenschauspieler, wo sich schon bald sein komödiantisches Talent zeigte. Als Komödiant zog er in den 1930er Jahren mit seinem eigenen Ensemble quer durch Italien. Seine Bühnenkleidung bestand aus einer alten Melone, zu weiten und zu kurzen Hosen. Darüber hinaus schrieb er Liedtexte und  Gedichte.
Ab 1937 bis zu seinem Tod 1967 drehte er 97 Filme. Als italienisches Medienphänomen ist er im Unterbewusstsein sowohl der Hochkultur als auch der Kultur des Volkes verankert. 1966 begegnete Totò Pier Paolo Pasolini und spielte in dessen „Uccellacci e uccellini“ („Große Vögel – kleine Vögel“) eine seiner letzten tragikomischen Rollen. Totòs Humor spiegelt italienische Leichtigkeit und Freude am Sein wider. Nach wie vor ist der Komiker aus Neapel eine Inspirationsquelle für italienische Künstler und Kreative. Massimo Fiorito hat 29 zeitgenössische italienische Künstler zu Totò befragt. Ihre künstlerischen Antworten werden nun im Valentin-Karlstadt-Musäum gezeigt.


Karl Valentin und Totò - zwei Künstler aus dem Süden, der eine kommt aus dem Süden Italiens, der andere aus dem Süden Deutschlands, was aus italienischer Sicht freilich im Norden liegt, für die Deutschen wiederum der Norden des Südens ist. München/Monaco die nördlichste Stadt Italiens oder die südlichste Deutschlands - alles eine Frage des Standpunkts und der Perspektive oder der Weltanschauung.
Beide Städte verfügen über eine eigene Mundart, einen eigenen Dialekt, eine eigene Sprache des Südens, deren sich die beiden Komiker bedienen, welche die Städte Napoli/Neapel, München/Monaco hervorgebracht haben. Beide sind zu einzigartigen Repräsentanten ihrer Stadt geworden. Ist Totò für die Neapolitaner wie das Lachen von Pulcinella oder der Geschmack der Pizza, so gehört Valentin zu München wie der Föhn, den man hier immer spürt, auch wenn er nicht da ist. Die Sonderausstellung bildet den Auftakt einer deutsch – italienischen Begegnung. Im nächsten Jahr soll eine künstlerische Fortsetzung Karl Valentins in Neapel präsentiert werden. Begleitet wird die Ausstellung von einem Themenabend im italienischen Kulturinstitut in München am 23.6.2010 und von einer Filmretrospektive zu Totò im Münchner Filmmuseum vom 17.9 bis 17.10.2010.
Zur Ausstellung erscheint ein zweisprachiger Katalog (Italienisch/Deutsch).

 

 

Fonte: comunicato stampa

 

Totò a Marina di Camerota: un omaggio A Prescindere…

Marina di Camerota (SA) 4-5-6 giugno 2010


Si tiene in questi giorni a Marina di Camerota, il 4-5-6 giugno 2010, la I edizione della manifestazione “A Prescindere…”: un omaggio al grande Totò.

Una rassegna voluta ed organizzata dall’Associazione Artistico Culturale “Opera”, sostenuta dalla Regione Campania, dalla Provincia di Salerno e dal Comune di Camerota, dedicata interamente all’arte, alla storia e alla cinematografia di Antonio De Curtis in arte Totò.
Un programma pieno di iniziative che omaggia e racconta il grande artista, considerato dal pubblico e dalla critica il principe della risata.

Il programma dei tre giorni:

L’evento inizia venerdì 4 giugno nella sala dell’Hotel La Scogliera alle 19.00 con la conferenza stampa e la presentazione in anteprima nazionale del film documentario “Omaggio a Totò Maschera Principe & Poeta” con il regista Arnaldo Ninchi e l’ideatore Alberto De Marco.

A seguire alle 20.30 sulla Terrazza Simon Bolivar di Marina di Camerota proiezione del film  documentario “Omaggio a Totò-Maschera Principe & Poeta”.

La serata si chiude con l’appuntamento cabarettistico “Premio Cabaret Totò” condotto da Gianni Parisi che vede la partecipazione della Compagnia Locale “Né Arte Né Parte”. Ospite d’onore della serata è Enzo Fischetti, conduttore del programma televisivo “Made in Sud”.

Sabato 5 giugno alle 18.30 la presentazione del Libro “Mala Femmena” di Lorenza Fruci presso  l’Hotel La Scogliera. L’incontro è moderato dal dott. Massimiliano Coppola.

A seguire alle 19.30 sulla Terrazza Simon Bolivar degustazione dei prodotti tipici locali a cura della Pro Loco Camerota ed alle 20.30 cineforum con “Totò Truffa 62”. La serata continua alle 22.00 con un tributo musicale a Totò ed il concerto di Jacentino con la partecipazione di Rosaria Musiello e Lello Scarpati.

Domenica 6 giugno alle 10.30 sul Lungomare Trieste di Marina di Camerota si svolge il Mercatino dell’Artigianato Camerotano,ed anche cilentano e campano organizzato dalla Pro Loco di Camerota. Alle 11.30 convegno sul tema: “Le 3 C, Campania, Cilento, Camerota”, organizzato dall’Associazione Opera in collaborazione con Confesercenti di Camerota.

A seguire alle 19.30 in Piazza Simon Bolivar apertura degli stand gastronomici ed alle 20.30  proiezione del film “La Banda degli Onesti” ed infine a cominciare dalle 22.00 l’Associazione  Artistico Culturale “Il Carillon” presenta il Musical “Napule’è”

 

 

Fonte: http://www.blogcilento.it/

 

Concerto "TOTO' JAZZ" sostenuto dalla BANDA DEGLI ONESTI
2 Giugno 2010


Nel corso del ricevimento in occasione della Festa Nazionale, partecipazione ad invito 2 giugno 2010, ore 19.30 Residenza d`Italia, Str. Henri Coanda, 7

Del Gruppo "La banda degli onesti", col suo originale progetto jazz sulla musica di Totò, fanno parte Enzo Lanzo, Giuseppe Bassi, Teo Civarella, Guido Di Leone, tutti musicisti con eccezionali esperienze jazzistiche ed importanti collaborazioni alle spalle. Rivisitati in chiave jazz, brani come “Totò lascia o raddoppia”, “Miss mia cara miss”, “La cammesella”, “Carmè”, “Core analfabeta” e, ovviamente, la celeberrima “Malafemmena”, assumono una connotazione musicale originale, senza tradire la natura macchiettistica e scanzonata o accorata degli originali del "Principe della risata", che rimangono riconoscibilissimi nella loro struttura melodica. L`omaggio alla musica e allo stile di  Wes Montgomery è palese, ma la freschezza e la profondità delle composizioni di Totò conferiscono al progetto una dimensione straordinaria.

Programma

1. Calypso Melody di Larry Clynton dal Film “Totò Peppino e le Fanatiche”

2. La Cammesella di Stellato-Melber dal film “Siamo Uomini o Caporali?”

3. Carmè di Antonio De Curtis dal Film “Un turco napoletano”

4. Lascia o Raddoppia di Lelio Luttazzi dal film “Totò, Lascia o raddoppia?”

5. Na voce, na chitarra… di Carlo Alberto Rossi dal film “Totò, Peppino e la malafemmina”

6. Totò e Peppino divisi a Berlino di Armando Trovajoli dal film “Totò e Peppino divisi a Berlino”

7. Stò core analfabeta di Antonio De Curtis dal film “Siamo uomini o Caporali?”

8. Miss, mia cara Miss di Antonio De Curtis dal film “Totò a Parigi”

9. Totò diabolicus di Piero Piccioni dal film “Totò Diabolicus”

10. La Banda degli onesti di Alessandro Cicognini dal film “La banda degli onesti”

11. Malafemmena di Antonio De Curtis dal film “Totò, Peppino e la Malafemmina”

 

 

Fonte: http://www.festivalitalian.ro

 

Troisi e Totò

Doppio viaggio del Napoli Film Festival nella comicità napoletana


Napoli - "Totò Movie" e "Da domani mi alzo tardi", questi i due spettacoli che il Napoli Film Festival ha inserito quest’anno nel programma della rassegna che si terrà dal 5 all’11 giugno 2010 a Castel Sant’Elmo.

Le due serate rappresentano un omaggio che la rassegna dedica nell’auditorium di Castel Sant’Elmo, ai due simboli della comicità napoletana del secolo scorso.

Il 5 giugno 2010, quindi, il Napoli Film Festival si aprirà con la serata Totò Movie, uno spettacolo ideato da Sergio Marra e presentato da Rosaria De Cicco e Fabio anessa, che ricorda l’arte immortale di Totò attraverso una carrellata di brani tratti dalla sua filmografia. Dai duetti con Peppino agli incredibili problemi con la censura, la sua carriera dimostra come Antonio De Curtis abbia sperimentato e spesso anticipato ogni forma e genere dell'arte della risata: la gag mimica e il calembour verbale, il tormentone e il guizzo surreale, il meglio dell'avanspettacolo e la commedia brillante sensibile e raffinata, l'uso burattinesco del corpo e l'agrodolce spaccato sociale, l'origine della commedia all'italiana e la farsa pirotecnica.

Lunedì 7 giugno 2010 il Napoli Film Festival presenta invece una serata dedicata a Massimo Troisi, con lo spettacolo Da domani mi alzo tardi. Sul palco Anna Pavignano, la scrittrice che ha collaborato alla sceneggiatura con Troisi tutti i suoi film, da Ricomincio da tre fino a Il Postino: la sceneggiatrice, accompagnata dal chitarrista Alfredo Morabito, ripercorre la vita personale e artistica dell’attore e regista campano, fingendo che l’attore non sia morto subito dopo aver finito di girare Il Postino, ma abbia scelto invece di ritirarsi a vivere in una misteriosa località di campagna, lontano dai palcoscenici e dalla notorietà.

PREZZI
Abbonamento totale (con Catalogo o un film in dvd in omaggio): 20,00 euro
Carnet 4 biglietti: 10,00 euro
Biglietto intero per spettacolo unico: 4 euro
Biglietto ridotto per spettacolo unico: 3 euro

Catalogo della manifestazione: 5 euro

SEDE
Castel Sant’Elmo

 

 

Fonte: http://www.napoli.com

 

Napoli, un CD e un concerto per rendere omaggio al principe della risata Totò   13/05/2010


L'iniziativa presentata nella sede del Museo Totò. Oddati: «L'apertura del museo entro l'autunno»

NAPOLI (13 maggio 2010) - Un cd e un concerto per rendere omaggio alla figura del principe Antonio De Curtis, in arte Totò. Gli appuntamenti, presentati oggi a Palazzo dello Spagnuolo, a Napoli, prossima sede del Museo Totò, alla presenza della figlia Liliana De Curtis, dell'assessore alla Cultura del Comune di Napoli Nicola Oddati, dell'attore e ideatore del progetto Gianni Lamagna, del critico musicale Federico Vacalebre, e di Mauro Buttinelli di Rai Trade, prendono spunto da «Concerto per un principe chiamato Toto», evento che si tenne il 25 maggio 2007 al Maschio Angioino in occasione del quarantennale dalla morte di Totò.

E proprio a seguito del grande successo che ebbe il tributo musicale, quello stesso concerto  diventa ora un cd realizzato con il contributo della Regione Campania e coprodotto da Raitrade e «Di Musica in Musica», in collaborazione con le associazioni «Antonio De Curtis» e «Progetto Oasi Onlus».

Il cd propone agli ascoltatori l'immagine di Totò nella sua veste più romantica, riflessiva e  malinconica di poeta e paroliere. Tra i brani presenti, solo per citarne alcuni, Malafemmena, Core analfabeta, Felicità, Mergellina blu interpretati da Gianni Lamagna con le elaborazioni musicali dell'ensemble strumentale di Antonello Paliotti. Ma a impreziosire ulteriormente il cd, la partecipazione della figlia del «principe della risata», Liliana De Curtis, che recita due componimenti del padre: «Ludovico e Sarchiapone», riflessione sulla vecchiaia e l'egoismo umano, e «Balcune e Logge» poesia per la sposa.

Ma il progetto musicale «Concerto per un principe chiamato Toto» è anche un omaggio agli artisti contemporanei di Totò, come Viviani, agli amici che lo accompagnarono durante la sua carriera come Peppino De Filippo e Nino Taranto e alle canzoni di suoi film celebri, come «La banda degli onesti» e «Carme».

Un evento, quello del 2007, che oltre a rivivere nel cd, sarà nuovamente riproposto nello spettacolo-concerto che si terrà al teatro San Ferdinando sabato 15 maggio. E proprio dalle stanze del Palazzo dello Spagnuolo, l'assessore Oddati ha annunciato la prossima conclusione dei lavori e la possibile apertura del Museo Toto «per l'autunno».

Il Palazzo nella zona dei Vergini, nel quartiere Sanità, inoltre, sarà come spiegato dall'esponente di Palazzo San Giacomo, una delle sedi in cui si svolgeranno gli eventi del Forum delle Culture in  programma a Napoli nel 2013, evento da cui prenderà il via una mostra itinerante dal titolo «Totò l'italiano» che si sposterà nelle città menzionate e protagoniste dei film del celebre attore partenopeo.

 

Presentazione del disco di GIANNI LAMAGNA, voce recitante LILIANA DE CURTIS www.giannilamagna.com Ringraziamenti a: Regione Campania, Liliana De Curtis e famiglia, a Pina Conte unica artefice di questo evento, a tutti i musicisti, a Michele Laurent per la realizzazione del mini sito del concerto live, a Enzo Imperatore per il suggerimento che ha permesso la registrazione del CD, a Rosario Fiorenzano e Michele Signore, a Mauro Nardi per la disponibilità e la cortese ospitalità, a Start up audio e, infine, a Antonello Paliotti per il suo ennesimo lavoro di grande maestria orchestrale. Associazione "di Musica in Musica".

Grazie a Pierangelo Fevola per la realizzazione di questo video, in occasione della presentazione del disco al teatro san Ferdinando di Napoli il 15 maggio 2010.

 

 

Fonte: http://www.ilmattino.it

 

“… E IO PAGO! Un morto che parla” al Teatro Orione di Roma

Giovedì 13 maggio 2010


Il Teatro ORIONE di Roma con la collaborazione del Centro nazionale teatrale presenterà Giovedì 13 Maggio 2010 alle ore 15.30 - 18.00 - 21.30 la commedia teatrale “… E IO PAGO! Un morto che parla”. Questo capolavoro della risata è tratto dall’esilarante commedia di Ettore Petrolini, “47 morto che parla” portata, successivamente, al successo cinematografico dall’indimenticabile Totò.

Lo spettacolo è incentrato sulla figura dell'avarissimo barone Antonio Peletti che fu una delle migliori interpretazioni del grande Antonio De Curtis (chi è che non conosce la famosa battuta "...ed io pago!"). Il barone Peletti è avaro a tal punto da conservare l'olio in cassaforte e, pe
r cucinare, lo consegna al proprio cameriere con il contagocce.

La storia si svolge in Campania nel 1950. L'avaro barone Antonio Peletti ha ereditato dal padre una cassetta contenente monete preziose e gioielli dal valore inestimabile. Nel testamento viene espressa la volontà del defunto di devolvere metà del patrimonio al comune affinché sia costruita una scuola, mentre l'altra metà passerebbe a suo nipote, ovvero il figlio di Peletti, Gastone. Tuttavia il barone, pur di non separarsi dal tesoro, nega di averlo mai ritrovato e in questo modo asserisce di non poterne donare la metà al comune e al figlio. Sia il sindaco che il figlio, il quale sta per sposarsi, reclamano però la loro parte e, per riuscire a sapere dove l’avaro riccone tiene nascosto il suo tesoro, con un'efficace messinscena e con l'aiuto di alcuni amici e di un’attrice teatrale, gli fanno credere di essere morto e di trovarsi nell'aldilà. Perciò, credendo di essere morto e dietro la minaccia di terribili punizioni per la sua avarizia durante la vita, Peletti rivela il nascondiglio del tesoro. Dopo varie peripezie di comicità irresistibile, l'imbroglio viene scoperto dal barone che medita di rendere pan per focaccia ai suoi concittadini. Alla fine il Peletti dovrà accettare le volontà del suo defunto genitore, ma si prenderà delle belle soddisfazioni sugli artefici della burla e sarà osannato da tutto il paese come un generoso benefattore.

Centro Nazionale Teatrale è un organismo stabile di produzione teatrale fondato nel 1988. Nei dieci anni che si sono succeduti molteplici sono state le iniziative svolte da suddetta organizzazione. Per avere un quadro più esauriente di tale Organismo, basti citare alcuni nomi degli illustri personaggi con i quali si è rapportato: ENRICO MARIA SALERNO, ARNOLDO FOÀ, GIORGIO ALBERTAZZI, GIANCARLO SBRAGIA, MARIO SCACCIA, PAOLO FERRARI, NINO FRASSICA, GIUSEPPE PAMBIERI, LIA TANZI, VALERIA VALERI, MAURIZIO MICHELI, LAURETTA MASIERO, RENATO DE CARMINE, GIANCARLO ZANETTI, MADDALENA CRIPPA, PIETRO DE VICO, ANNA CAMPORI, ANTONELLA STENI, ALDO GIUFFRÉ.

Il Centro Nazionale Teatrale ha prodotto, nei suoi dieci anni di attività, 20 spettacoli e creato una Scuola di Cultura Teatrale con la Direzione Artistica di GIORGIO ALBERTAZZI.

Oltre ai vari passaggi e specials televisivi trasmessi dalle più importanti reti nazionali, il 7 e 8 settembre 1991 la Compagnia ha partecipato al Todi Festival - Premio Europa per la cultura con lo spettacolo, ideato e diretto da Giorgio Albertazzi, dal titolo: “Shakespeare Jazz”, riscuotendo un ottimo successo di critica e di pubblico.

Nel 1992, tralasciando tutte le altre attività collaterali l’Organismo si dedica esclusivamente alla produzione e crea contemporaneamente tre Compagnie in cui vi partecipano circa 30 attori. Il Centro Nazionale Teatrale è condotto e diretto dall’attore-regista SERGIO PISAPIA FIORE.

 

 

Fonte: http://www.corriereinformazione.it

 

Vincenzo Peluso in 'Napoli... cu' poco e niente'

Omaggio a Toto' - Teatro Derby (Milano) 19 maggio 2010


Vincenzo Peluso in 'Napoli... cu' poco e niente' Milano 19 Maggio 2010 Teatro Derby Via Pietro Mascagni 8 Milano Omaggio a Napoli e Totò, la cui immagine vestito da ”pazzariello” nel film “L'Oro di Napoli” accoglieva simbolicamente il pubblico nell’ingresso del teatro. Un omaggio che ha per protagonista  uno degli attori napoletani più apprezzati del momento, Vincenzo Peluso. A Milano, sarà in scena a Milano il 19 maggio ore 21,00 con lo spettacolo “Napoli... cu' poco e niente”, un recital di canzoni e poesie con musica e danze, che ricorda la tradizione del teatro di varietà. Peluso è accompagnato sul palco da Nadia Pepe, ballerina e cantante, da Sergio Colicchio al pianoforte e da Adriano Poledro voci, nacchere e tamorre. Regia è di Geppi Di Stasio. Lo spettacolo utilizza il meraglioso repertorio del grande Totò, dalle poesie alle canzoni (fra cui le note A livella e Malafemmena) ma anche storielle ironiche.

Un modo di ascoltare capisaldi del repertorio musicale e poetico della città più imprevedibile,  passando da Totò a Viviani, dall’erotismo nella poesia napoletana a racconti di leggende popolari. Vincenzo Peluso racconta un recital di canzoni e poesie sulla realtà sociale della Napoli di ieri e di oggi. Questo spettacolo, ha già riscosso lusinghieri consensi nella capitale e in tante altre città italiane, Vincenzo Peluso, dopo aver esordito nel 1992 nel premiatissimo “Il ladro di bambini” di Gianni Amelio, ha intrapreso una carriera segnata da film d'autore. Nel 1995 il Festival di Ginevra lo  annovera come uno dei più promettenti attori europei, interpreta così uno dei ruoli più importanti in “La mia generazione” di Wilma Labate, nominato all'Oscar come miglior film straniero. Protagonista di pellicole importanti come ”Quello che le ragazze non dicono” di Carlo Vanzina, “L'amore di Marja” e “I banchieri di Dio”, il pubblico televisivo lo ha conosciuto e apprezzato per la sua partecipazione alla famosa trasmissione di Rai Uno “Ballando con le stelle”. Protagonista anche di importanti successi teatrali a Castiglion Fiorentino porta un omaggio a Totò e alla sua Napoli con l'intento di scandagliare le motivazioni profonde di certi contraddittori atteggiamenti della napoletanità attraverso un percorso recitativo e musicale che, se pur disincantato, asseconda tutta l’emozionalità di Napoli. Omaggio a Totò Vincenzo Peluso in Napoli... cu' poco e niente recital in due atti con Nadia Pepe e Adriano Poledro al piano Sergio Colicchio un ringraziamento ai sostenitori CASINO’ DI LUGANO E DESIGN STYLE Nunzia Giannattasio ufficio stampa e impresario tel 334 7623319 info@luter.it

 

 

Fonte: http://www.comunicati-stampa.net/

 

FURIO SCARPELLI: SCOMPARSO IL PROLIFICO SCENEGGIATORE. I FILM CHE SCRISSE PER TOTÒ  Giovedì 29 Aprile 2010


Furio Scarpelli: uno dei più prolifici sceneggiatori italiani, è scomparso all'età di 90 anni. Ha fatto per anni coppia con Age (Agenore Incrocci) firmando capolavori come I soliti ignoti e La Grande Guerra diretti da Mario Monicelli. Poi I Mostri di Dino Risi, C'eravamo tanto amati con Stefania Sandrelli.

Soprattutto nella commedia riesce ad esprimere il sarcasmo e la corrosività che gli erano proprie: per Totò scrisse Totò e Peppino divisi a Berlino (1962), Totò e Carolina (1955), Totò, lascia o raddoppia? (1956), Totò, Peppino e le fanatiche (1958), Totò a colori (1952), Totò e le donne (1952), Totò terzo uomo (1951), Totò sceicco (1950), Totò Tarzan (1950), Totò cerca moglie (1950), Totò cerca casa (1949) e Totò le Moko (1949)

 

 

Fonte: http://www.mauxa.com

 

L'anteprima/ Totò, l'arte gigantesca e pura
di un burattino con la lingua di fuoco di Antonio Ghirelli


NAPOLI (23 aprile 2010) - Uscirà martedì prossimo il nuovo libro di Antonio Ghirelli, «Una certa idea di Napoli» (Mondadori, pagg. 152, euro 18), dal quale anticipiamo una parte dedicata a Totò. Si tratta di un viaggio nel «paradiso abitato da diavoli». Gesta, epidemie, speranze e sconfitte di un «popolo grande» come quello napoletano, rievocate con lo spirito di un flâneur appassionato e indomito. Tra le suggestioni di una storia antichissima, leggende popolari e atmosfere da Belle époque ormai sbiadite, Ghirelli ci ricorda che «una certa idea di Napoli» è quella fiamma sempre viva che ogni suo cittadino porta con sé. Tra parole e musica, diario intimo e acuta cronaca di costume, il ritratto romanzesco, ma tutto vero, di una città unica e magica.

L’arte di Totò è l’universalità del vicolo, la violenza buona e incontentabile del lazzaro, l’eternità di Pulcinella principe in sogno. È il golfo senza colera, la collina senza cemento, un pomodoro fresco schiacciato in mezzo alla palata di pane, uno sberleffo più libero e solenne della Marsigliese. È la ricchezza del morto di fame, una risata senza perfidia, una sensualità senza peccato. Ci deve essere una ragione del resto, perché perfino gli intellettuali del «Manifesto», perfino i rivoluzionari di «Lotta Continua» abbiano dedicato ai suoi film un elogio incondizionato, quando la critica colta – lui vivente – aveva stroncato senza pietà le porcheriole che gli facevano girare i produttori per sfruttare fino all’osso quella inesauribile macchina per far soldi.

Totò non si è sporcato neppure girando le idiozie e le assurdità. Totò non era avido: era, al contrario, generosissimo di sé e del suo denaro. La forza umana che si nascondeva in quel piccolo uomo senza cultura e senza repertorio, era tale che una donna giovane, intelligente, preparata e bella come Franca Faldini gli rimase fedele fino e oltre la morte. Di solito gli attori sono legati, reciprocamente, da un sentimento incoercibile di gelosia e di odio – un collante infame – che tiene insieme perfino i fratelli: ma Totò non fu mai odiato, Totò non fu mai oggetto di gelosia o di invidia. Il s’imposait comme un prince, s’imponeva come se fosse davvero un principe di stirpe reale (e forse lo era, che importa chiederselo?). La sua grandezza era semplice com’è appunto semplice un burattino, una marionetta, un impasto di fili, di legno e di misero percalle. Viviani fu più sociale, Eduardo più drammatico, Peppino più esilarante: ma Totò, come Charlot, non può essere circoscritto da alcuna definizione: Totò è la natura che si disarticola, è un punto esclamativo che apre e chiude il discorso come nella grafia spagnola, è un fuoco d’artificio, una fanfara, un «movimento» che solca lo spazio come una lingua di fuoco.

Totò trattò la parola come l’avevano trattata i dadaisti, Marinetti, Majakovskij: solo che non se ne rese conto e non se ne rese conto perché non aveva bisogno di capire. Gli bastava di essere, di realizzarsi, come una castagnola lanciata contro un muro, che rimbalza sulla pietra vesuviana del selciato, scoppietta, rotola, frigge, si spegne, tra le risate degli scugnizzi e gli strilli di falsa paura delle commarelle. Totò è così napoletano che in fondo alle sue smorfie non s’indovina neppure l’ombra delle lagrime che sottolineano la fine di Calvero e lo stupito declino di Buster Keaton. la vita, per lui, fu puro teatro, come lo è per tanti di noi. I suoi compagni di lavoro, sul set cinematografico, dovevano compiere sforzi crudeli per non ridere di fronte alla sua favolosa, inverosimile capacità di improvvisazione, in un’arte che atomizza e falsifica perfino una scena d’amore. I lazzi e i fescennini dei nostri antichissimi padri osci convivevano in lui con l’eredità dei saltimbanchi medievali, delle maschere cinquecentesche, dei Cammarano, dei Petito, di Scarpetta. la sua recitazione si adattava a qualunque scenario: dal San Carlino al Madison Square Garden, dal Pallonetto al progetto Apollo. Dentro di noi, vecchi e ragazzi, napoletani e forestieri, passatisti e rivoluzionari, Totò è ancora, sarà sempre vivo. Purtroppo resta solo il cinema a restituircelo, ogni volta che è possibile, mentre il teatro, dove egli fu incomparabilmente più grande, è inabissato in fondo alla nostra memoria. Anche se a far rivivere Totò hanno tentato in molti, chi non lo ha mai sentito come una presenza perduta è Franca Faldini che, in un libro scritto a quattro mani con Goffredo Fofi, ha dedicato ottanta dolcissime pagine agli anni vissuti accanto a lui. L’affascinante donna che ancora giovane strinse con Antonio un patto d’amore, racconta molti aneddoti sulla loro felice convivenza, ma la pagina più toccante è quella in cui rievoca la sera più drammatica nella vita del suo compagno: «Antonio divenne cieco in scena, sulle tavole del Politeama a Palermo, vestito da Napoleone, a tre passi da me... sottovoce pacato mi disse: non ci vedo, è buio pesto». In sala nessuno se ne accorse: «Accelerando i tempi, tagliando battute, con una vitalità selvaggia, scaricò se stesso in  una mimica frenetica che fece delirare il pubblico, e tra le ovazioni di un teatro impazzito che urlava ”Totò sì ’na muntagna ’e zuccaro!”, si avviò a intuito verso le quinte». Nella sua vita a parte Franca e la prima bellissima moglie, Diana, da cui finì per separarsi, c’è stata un’altra donna seducente e fatale, una celebre soubrette, Liliana Castagnola, che egli ha amato follemente in gioventù consumandosi di una gelosia asfissiante fino a staccarsene bruscamente per non soffrire più. Distrutta dal suo abbandono, stravolta dalla solitudine in cui è piombata, Liliana ha finito per suicidarsi. Totò non è mai riuscito a dimenticarla e anzi con una incredibile, tenera decisione le ha dato sepoltura nella sua tomba di famiglia, ma questo non gli ha impedito di alternare nel tempo gli incontri più futili con altri appassionati innamoramenti, fino a quello ultimo per la Faldini.

 

 

Fonte: http://www.ilmattino.it/

 

La Persuasione: da Robert Cialdini a Totò

a cura di Salvatore Cianciabella psicologo iscritto all’Ordine degli Psicologi della Toscana, socio A.I.F. Associazione Italiana Formatori e-mail: cianciasal@gmail.com


Vendevano case inesistenti, cinque denunciati.

Pubblicizzavano la vendita di appartamenti a Sharm el Sheick che però esistevano solo sulla carta, o erano di competenza di altre agenzie immobiliari. Con questo sistema sono state raggirate 35 persone. Scoperta dai Carabinieri di Campli una maxitruffa da 750 mila euro”.

Con questa notizia di cronaca, di pochi giorni fa apprendiamo che Totò è acclamato tra i comici “universali” apparsi sul pianeta. Cosa rende un personaggio universale? Sicuramente la sua capacità di travalicare il tempo e lo spazio, di far annoverare il suo nome in quell’universo di stelle fra le stelle. E non è il semplice fatto di notare che oggi, dopo mezzo secolo, si continuino ad usare le sue “tecniche”, ma è proprio l’applicazione di certi principi di persuasione....continua... leggi l'articolo

 

 

Fonte: comunicato stampa

 

Addio a Vianello, è morto lo stesso giorno di Totò

Giovedì 15 aprile 2010


ROMA (15 aprile 2010) - «Con Raimondo Vianello scompare per sempre un'intera generazione di comici, capeggiata proprio da mio nonno di cui oggi ricorre, è singolare, il 43/mo anniversario della morte:
hanno girato insieme due film (Sua eccellenza si fermo a mangiare e Diabolicus) e si sono voluti molto bene».

Lo dice Diana, la nipote del grande artista Totò, raggiunta al telefono della sua abitazione. «Nei racconti fatti in  casa - prosegue la nipote - si è sempre parlato di un grande rispetto e una grande amicizia fra i due. Ma soprattutto quando hanno girato insieme, mi è stato raccontato di grandi  risate». In 'Sua eccellenza si fermò a mangiarè, ultimo film di Totò con Mario Mattoli, forse neanche tra i più riusciti, oltre a Vianello c'era anche Ugo Tognazzi, che con l'attore scomparso  oggi avrebbe poi costituito una celebre coppia.

 

 

Fonte: http://www.ilmessaggero.it

 

Culturalmente a Scafati (SA): incontro con Liliana De Curtis

Giovedì 15 aprile 2010


Una serata all’insegna dei ricordi quella che vedrà come ospite dell’ultimo incontro della rassegna Culturalmente a Scafati, Liliana De Curtis, autrice di “Malafemmena”.

Giovedì 15 aprile 2010, presso l’Auditorium della Biblioteca Comunale di Scafati (SA), alle ore 18,00, l’autrice ed il presidente dell’associazione Mezzogiorno e Futuro, Salvo Iavarone, ripercorreranno la storia d’amore tra il principe della risata, Antonio De Curtis, in arte Totò, e sua moglie Diana, ispiratrice della sua canzone più famosa.

Una data importante il 15 aprile, che coincide con il 43esimo anniversario della scomparsa di uno dei più amati protagonisti del patrimonio culturale italiano, ricordato in una lettera dalla figlia Liliana De Curtis come “un uomo generoso, una persona perbene nel senso più ampio e nobile del termine”.

Ed è proprio l’ultimo verso della canzone “Malafemmena” a racchiudere l’essenza della vita sentimentale tumultuosa di Totò che, da autentico sciupafemmine, pur avendo conosciuto numerose donne, ne ha amato profondamente soltanto una: sua moglie Diana.

“Prima di raccontare la storia d’amore dei miei genitori, – racconta Liliana De Curtis nell’introduzione –ho riflettuto a lungo sull’opportunità di rivelare senza falsi pudori i segreti di famiglia. Alla fine, però, sono giunta alla conclusione che la verità vada detta comunque, con il merito, nel mio caso, di rendere finalmente giustizia a mia madre, Diana: è lei l’ispiratrice della canzone più famosa di mio padre, Malafemmena, scaturita dal suo dolore di averla perduta”.

Un legame intenso e passionale quello tra il principe De Curtis e sua moglie Diana, che portò entrambi a commettere follie e infrangere tabù. Un amore conflittuale avvelenato, tra liti e riconciliazioni, dalla gelosia di Totò al punto tale da spingerlo nel ’39, a causa del timore di essere tradito, a chiedere ed ottenere il divorzio in Bulgaria. Un amore struggente che, anche dopo la morte di Totò, Diana ha rimpianto amaramente fino all’anno della sua scomparsa, nel 2006.

Nel corso della serata sarà proiettato l’esclusivo documentario dal titolo “Un principe chiamato Totò”, una carrellata dei ricordi dei personaggi del mondo dello spettacolo che hanno conosciuto e amato il principe De Curtis.

“Si tratta di un appuntamento imperdibile e di grande levatura culturale. – ha dichiarato Pasquale Aliberti, Sindaco di Scafati – L’incontro con la figlia del grande Totò rappresenta un momento importante della rassegna ‘Culturalmente a Scafati’ che permetterà di conoscere una persona brillante e di grande carisma, profonda conoscitrice della vita e del carattere di suo padre nonché musa ispiratrice. Scrittrice ed autrice, Liliana De Curtis, saprà raccontare con grande minuzia le entusiasmanti vicende che hanno segnato la vita di suo padre e di conseguenza la sua”.

 

 

Fonte: http://www.ilgazzettinovesuviano.com/

 



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