Dopo
il grandissimo successo di critica e di pubblico dei primi tre appuntamenti con
Franco Di Mare, Giuseppe Ayala ed Ernesto Galli della Loggia, che hanno sempre
fatto registrare il tutto esaurito, torna martedì 20
gennaio alle 18.00, nella raffinata cornice dell’Auditorium «A. Casalinuovo» di
Catanzaro, la rassegna «Parole Chiave». Ultima protagonista di un
incontro che si annuncia sin d’ora emozionante e ricco di spunti di riflessione,
Liliana De Curtis, l’unica figlia
dell’attore italiano più amato di sempre, il più noto, il
principe della risata, Totò.
Un evento da non mancare, un faccia a faccia sul filo dei ricordi su una parola
chiave che la storia del cinema ha finito per ratificare, «Totò». Ma su quale
crinale si muoveranno questa volta Raffaele Gaetano e il suo prestigioso ospite?
È lo stesso Direttore Artistico del cartellone a svelarcelo: «Ultimo eccezionale
evento della nostra rassegna con una “parola chiave” fuori dagli schemi eppure
legittimata dalla storia cinematografica e del costume, Totò. La vita
straordinaria del grande attore sarà al centro del racconto dalla sua unica
figlia, Liliana De Curtis, che aprirà per il nostro pubblico uno spaccato di
vita familiare in cui il noto comico viene descritto nella sua dimensione umana
segreta. Totò, padre tenero, ma troppo possessivo, marito-padrone per l’adorata
moglie Diana, pieno di pregi ma anche di difetti, balzerà fuori dalle parole
della figlia con eccezionale vivezza. Per riuscire in questa impresa Liliana
attingerà al bagaglio dei suoi ricordi facendo sfilare in gran quantità episodi,
divertenti o drammatici, come è logico in un personaggio per il quale, secondo
una sua definizione, “una lacrima è solo l’altra faccia del sorriso”. Parlare
del padre, spiega Liliana, non le riesce facile per quella ridda di emozioni che
risvegliano in lei i ricordi, dolci o amari, ma comunque impressi indelebilmente
nella sua memoria, e nel racconto si lascia guidare soprattutto dalla voce del
cuore. Ne verrà fuori un racconto molto vero e privo di retorica, un
appuntamento indispensabile per tutti quelli che, amando Totò, vogliono
conoscerlo nell’intimo della sua complessa personalità, al di là della maschera
diventata ormai un mito senza tempo».
In un incontro certamente emozionante, Liliana De Curtis cercherà dunque di
farci capire chi è stato Totò e perché è l’attore italiano più amato a livello
internazionale. Il tutto attualizzando il tema e magari anche provocando per
offrire ancora maggiori spunti di riflessione al vasto pubblico della rassegna.
Un altro appuntamento da non mancare all’interno di un cartellone dalla
silhouette brillante, fluida e icastica nato per fare del sapere uno sciame di
parole in fuga dall’alveare della banalità.
Ora qualche cenno biografico sul protagonista della serata. Liliana De Curtis è
l’unica figlia di Totò, legatissima al ricordo del padre che domina ancora oggi
la sua vita. Avrebbe voluto fare l’attrice, ma il padre glielo impedì
consentendole soltanto, quando era bambina, una breve apparizione in un suo film
del 1940, San Giovanni decollato. Liliana, che per quel suo unico lavoro
cinematografico fu ricompensata con una bambola, assomiglia moltissimo a Totò e
si definisce con orgoglio la sua “controfigura”.
Ricordiamo che il cartellone culturale «Parole Chiave» si propone di comporre
una piccola enciclopedia attraverso quattro raffinatissimi dialoghi tematici che
di volta in volta prendono in esame una pregnante «parola» del nostro tempo. Un
personaggio, moderato da Raffaele Gaetano, dialoga su una «parola chiave», dando
vita ad un confronto senza esclusione di colpi. Il pubblico è avvolto dai
ragionamenti, preso nel vortice dei riferimenti. I temi sono caldi, vibranti,
attuali. Una rassegna pensata per restituire emozioni e stimoli culturali alla
Calabria grazie all’incontro tra differenti punti di vista. «Parole Chiave» è
promossa dalla Presidenza della Giunta Regionale della Calabria con il
contributo della presidenza della Provincia di Catanzaro, dall’Assessorato alla
Cultura del Comune di Catanzaro, dalla Presidenza della Camera di Commercio di
Catanzaro e di altri importanti partners privati che hanno inteso legare la
propria immagine ad una rassegna di alta cultura che calamita mensilmente
l’attenzione regionale.
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