Liliana
De Curtis -
Caro Papà, te ne sei andato molti anni fa eppure sei più vivo
che mai, non soltanto nel mio cuore, ma anche in quello del tuo
pubblico, vecchio e nuovo.
I giovani che
ti conoscono attraverso i tuoi film, ti adorano, le persone di
una certa età ti rimpiangono. Persino i critici, che quando eri
ancora tra noi ti bistrattano definendoti attore di serie B,
adesso ti portano alle stelle, indicandoti come il precursore
del genere demenziale un genio comico in assoluto.
A volte la
totolatria, come si chiama il fenomeno di cui sei diventato
protagonista, arriva a eccessi quasi imbarazzanti, ma mai
esagerati, quando riguardano la tua umanità, oltre la tua arte.
Perchè, caro papà, tu sei stato
veramente un uomo generoso, una persona perbene nel senso più
ampio e nobile del termine. Il pubblico lo intuisce, al di là
dei tuoi personaggi cinematografici e ti ringrazia con ondate
ininterrotte d'amore. Sono certa che dal luogo tanto lontano di
cui ti trovi sai già quello che sta succedendo. Ti sento,
infatti, vicinissimo a me, vigile e tenero, come quando da
bambina mi tenevi per mano chiamandomi Lilianuccia.
Tuttavia desidero raccontarti
tutto in una lettera, per spartire con te la gioia di questo
evento. Sembra quasi che il destino voglia ricompensarti con un
autentico trionfo di tutti i dispiaceri che avesti in vita,
quando vulnerabile come tutti i veri artisti, soffrivi nel non
sentirti giustamente apprezzato.
Caro papà, prima di tutto voglio
farti sapere che la Zecca di stato ha coniato una medaglia d'oro
alla tua memoria: un onore che fino ad ora non era mai stato
concesso a un attore italiano. Un onore che ti renderà felice e
quanto e più del blasone da principe a cui tenevi tanto.
Aggiungendo, però, che la vera
nobiltà risiede nel cuore e che il tuo, per l'amore che portavi
agli umili, era rimasto "pezzente". Si, dicevi proprio
"pezzente", in ricordo alla tua misera infanzia vissuta nel
rione sanità, insieme a tanti scugnizzi avidi d'affetto e di
cibo.
Ma
c'è di più: adesso ti apprezzano anche all'estero e Jim Belushi,
uno di cui non riusciresti mai a pronunciare correttamente il
nome, ti ha definito "marvelous clown" e cioè clown
meraviglioso. Pensa che persino nell'ultimo Woody Allen, ho
percepito, a tratti, un riflesso della tua arte, un frammento
della fragilità smarrita di certi personaggi.
Sei contento? Come vedi, il
patrimonio umano e artistico che hai lasciato su questa terra
alimenta tante persone. A me da addirittura la forza di andare
avanti tra le mille difficoltà della vita.
Quante volte ti
chiedo consiglio, come se fossi accanto a me! Tu non puoi
rispondermi, ma sempre a modo tuo, mi mandi un cenno del tuo
amore, dalla tua inimitabile dolcezza che non smetterò di
rimpiangere. Ciao Papà e grazie di tutto.
Liliana De
Curtis è deceduta il 3 giugno del 2022, aveva 89 anni
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correlato: La nascita di Totò - Liliana De Curtis a San Giovanni
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