07/04/2009
- Otto i concorrenti che si sfideranno a
colpi di gags: dalla Campania i Topibos,
alias Gioacchino Crispino e Peppe
Mallardo di Villaricca, Antonio
Filippelli di Napoli, Antonella Prisco
di San Gennaro Vesuviano, Maria Stefania
Pellegrino di Cascàno, frazione di Sessa
Aurunca e i Senza 'n euro, cioè Luca d'Alterio,
Danilo Rovani e Pietro Iuliano, ancora
di Napoli; dalla Puglia Giovanni Portesi
di Manfredonia; dalla Toscana Simone &
Andrea (Simone Gallo e Andrea D’Andreagiovanni)
di Cecina; dal Lazio Simone Perinelli di
Roma. I finalisti gareggeranno per
riuscire a conquistare gli ambìti premi
in palio, quello della critica, quello
alla migliore interpretazione, quello al
miglior testo, quello del pubblico e
soprattutto il prestigioso premio Totò,
ai quali si affiancherà per la prima
volta, quest'anno, il premio della
giuria di qualità, presieduta come
sempre da Liliana de Curtis.
Il premio Totò, infatti, deriva da una
combinazione dei voti della giuria
tecnica con quelli della giuria
demoscopica. Assegnato invece dai
giornalisti accreditati il premio della
critica. Il Premio Totò, la cui
denominazione completa è «Cabaret
festival - Premio Totò alla comicità», è
stato ideato nel 2005 dal regista e
coreografo Pio Pinto, da anni impegnato
nel teatro e nella moda. Promosso
dall'Associazione Moda Italia per la
direzione artistica di Teresa Ciardi,
che lo conduce, si è sempre concluso a
Pompei. «Dopo cinque edizioni, però, è
diventato abbastanza maturo da poter
cogliere la sfida di approdare a
prestigiose piazze internazionali»
precisa Pinto, supportato come sempre
dalla vulcanica figlia del
principe-attore, che ha creduto nel
progetto sin dall'inizio. Il Cabaret
festival - Premio Totò alla comicità è
infatti l'unico concorso di questo
genere che si tiene sotto l'egida dei
discendenti di Antonio de Curtis, che
hanno espressamente autorizzato
l'organizzazione all'uso del suo nome.
Una delle piazze di cui parla
l'ambizioso Pinto è proprio Sorrento:
«...che ci ha accolto con benevolenza e
disponibilità. Un particolare
ringraziamento va dunque al sindaco,
Marco Fiorentino, e a tutta
l'amministrazione». Naturalmente non
solo il Comune di Sorrento ha concesso
il suo patrocinio.
Tra gli altri soggetti che hanno
collaborato alla realizzazione
dell'evento figurano la Provincia di
Napoli, l'Associazione italiana
professionisti dello spettacolo e la
CivitaFilm. Sorrento è una delle
località turistiche più esclusive,
rinomate, celebrate del mondo. Torna a
Surriento, composta da Gian Battista ed
Ernesto de Curtis (solo omonimi del
grande Totò) in onore del presidente del
Consiglio Giuseppe Zanardelli quando
questi si recò in visita alla città, è
una delle canzoni più note di tutti i
tempi, ambasciatrice della musica
italiana in tutti e cinque i continenti,
e sicuramente ha contribuito a far
conoscere la cittadina, che si trova in
una posizione incantevole tra il golfo
di Napoli e il golfo di Salerno, ai
tanti turisti americani che la affollano
ogni estate.
In questo splendido scenario fatto di
mare e agrumeti maturati al sole sullo
sfondo dei monti Lattari, si producono
degli ottimi prodotti tipici, i più
famosi dei quali sono sicuramente i
limoni di Sorrento, indicazione
geografica protetta, e il rosolio da
essi ricavato, il mitico limoncello, di
media gradazione alcoolica. Ma anche
l'olio extravergine di oliva penisola
sorrentina, a denominazione d'origine
protetta, e numerosi formaggi, tra cui
il provolone del monaco, a pasta filata,
anch'esso a denominazione d'origine
protetta. E ottimi dolci, tra cui la
delizia al limone, non esattamente
tradizionale (è stata inventata da
Carmine Marzuillo nel 1978) ma ormai
entrata a pieno titolo nella
pasticceria, tanto da essersi meritata
il riconoscimento di prodotto
agroalimentare tradizionale.
Il Premio Totò sarà dunque, quest'anno,
un motivo in più per compiere un
itinerario alla scoperta delle bellezze
di quest'angolo della Campania,
all'insegna del benessere,
dell'enogastronomia, della cultura (gli
scavi di Stabia, Pompei, Oplonti ed
Ercolano e l'antiquarium di Boscoreale
sono a due passi) e soprattutto della
comicità. Da non perdere anche una gita
nella cittadina di Gragnano, con
l'immancabile visita agli storici
pastifici artigiani, e magari anche una
capatina nella vicina Pimonte, ove poter
gustare gli squisiti latticini prodotti
con il latte delle mucche podoliche,
caratteristiche dell'appennino
meridionale.
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