Il ricordo
dell'indimenticabile maschera di Totò, erede della
Commedia dell'Arte e accostabile a quelle di Keaton o
Chaplin, in occasione dei 110 anni dalla sua nascita
approda a San Giovanni in Persiceto (Bologna) per una
due giorni, con ingresso gratuito, che ha visto come ospite
d'onore la figlia del principe della risata,
Liliana De Curtis.
La scelta di organizzare «Voilà Totò» nasce dalla
comunanza, nonostante la diversa latitudine di origine e
i quattro secoli di distanza, tra l'attore napoletano
all'anagrafe Antonio Focas Flavio Angelo Ducas Comneno
De Curtis Di Bisanzio Gagliardi, e lo scrittore e
commediografo Giulio Cesare Croce, autore de «Le
sottilissime astuzie di Bertoldo», nato proprio a San
Giovanni, di cui l'anno prossimo si ricorderanno i 400
anni dalla scomparsa con una serie di eventi:
«Totò è
colui che meglio ha messo in scena la povertà e la fame
— osserva l'assessore alla cultura del comune Wolfango
Horn — così come Croce ne "I banchetti mal cibati"
scrive dell'importanza del corpo.
Ma Croce era anche un
cantore di piazza che, circondato dagli studenti,
sbeffeggiava i professori, proprio come Totò ironizzava
su onorevoli e caporali. È proprio la satira, la
comicità immediatamente accessibile a tutti,
l'improvvisazione, ad unire questi due personaggi».
La manifestazione si è
aperta
martedì 16 settembre alle 20.30, al cinema Fanin, con
l'intervento della figlia di Totò — ci sono
stati anche alcuni attori che con Totò hanno lavorato
— seguito dalla proiezione di «Totò al giro d'Italia»,
diretto da Mario Mattoli
nel 1948, primo film in cui il nome Totò viene assunto
direttamente nel titolo, quasi una consacrazione per
l'interprete di «Un turco napoletano».
Il giorno seguente,
sempre alle 20.30, l'appuntamento si è spostato al
teatro Comunale, dove si è parlato di Totò come attore di teatro,
con la consegna di un riconoscimento a
Liliana De Curtis,
di cui è stata seguita una cena, presso il ristorante
Fresco, dove è stato ricostruito un ambiente simile a quello di casa De Curtis, in grado di raccogliere i ricordi della figlia
di Totò, legati soprattutto agli aspetti privati e meno
noti del comico.
|