In
uno dei rioni più popolari e noti di Napoli, quello celebrato anche da una
commedia del grande Eduardo de Filippo, “Il Sindaco del Rione Sanità”;
alla“Sanità” appunto, il quartiere dove è cresciuto Antonio De Curtis, meglio
noto come Totò, c’è un teatro dal nome originale
TEATROTOTO’.
Il nome e la ristrutturazione sono datati all’ultimo decennio del secolo ormai
trascorso, al 1996 quando, due soci Gaetano Liguori e Davide Ferri con
precedenti esperienze teatrali nel settore delle gestioni e delle produzioni,
rilevarono un antico sito teatrale, la sala Ausonia, situata in via Frediano
Cavara 12/e , un teatro “bomboniera” da seicentotrentasei posti.
Già noto sotto la direzione di Mario e Maria Luisa Santelli come Teatro stabile
d’innovazione, con continue frequentazioni di gruppi teatrali universitari, e
degli studenti dei corsi di letteratura teatrale, il Teatro Ausonia è stato
attivo a Napoli fino alla stagione teatrale 1995/96 quando è avvenuto il cambio
già indicato in epigrafe.
L’idea
dei nuovi soci è ben precisa: far divertire, ma senza dimenticare il “riso
amaro” insito nella vena teatrale napoletana e della tradizione attoriale
partenopea, basti pensare a Pulcinella, a Felice Scioscammocca e all’
indimenticabile sorriso bloccato che caratterizzava le interpretazioni della
“maschera” Totò al culmine della disarticolazione del suo corpo.
Così è nata anche la nuova intitolazione del Teatro a Totò, monumento, nelle
strade che lo videro bambino, alla sua grande Arte.
La stessa Liliana De Curtis afferma che è
nel rione Sanità che vorrebbe collocata una statua dedicata al suo illustre
genitore.
L’idea del nome come fusione di un luogo e di una Maschera dà l’idea con cui la
nuova conduzione del teatro vuole misurarsi, la dimensione teatrale comica,
quella però legata a talenti emergenti o consacrati, ma individuali, dedicati
prevalentemente a mettere in luce uno specifico elemento del teatro, l’Attore,
non il regista, come è alla moda, non il testo, come non si usa più.
Fin
dal suo esordio questo luogo di spettacolo rinnovato nella tecnica e
nell’aspetto propone una rassegna dedicata al Grande Attore Partenopeo a cui si
è voluto intitolare.
Il favore del pubblico, la sua attenzione, delizia e croce nel contempo non ha
mai abbandonato questo rinnovato luogo dell’arte teatrale, che negli anni ha
visto il suo pubblico concrescere ed aumentare fino all’attuale numero di mille
abbonamenti, veramente di grande rispetto.
Con questi numeri il TEATROTOTO’ si pone nella grande Napoli come uno dei teatri
più frequentati da una popolazione “vocata” all’Arte del palcoscenico.
Lo sforzo nel senso della produzione di spettacoli nuovi è stato ampiamente
compreso e ripagato con l’attenzione di un pubblico affezionato e costante nel
suo interesse.
Infine da ricordare, come un pensiero stesso lasciato nelle strade della sanità
da Totò, la scuola di recitazione, che ci ricorda quanto Il Principe amasse i
giovani e fosse attento a loro.
Firenze 20 Gennaio 2011 Emanuela Catalano
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