I Cimarosa dedicano queste 10 tracce audio ad Antonio De Curtis:
I Cimarosa -
Cenni biografici -
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Il gruppo
nasce nel 1976 per merito di quattro giovani musicisti napoletani; Peppe Barone,
Nicola Natale, Pasquale Mormile e Gennaro Marzullo.
Il Quartetto Cimarosa,
appena formato, si segnala subito all'attenzione degli addetti ai lavori per la
qualità della sua proposta musicale e tiene i primi concerti all'Istituto
Culturale Spagnolo, a Napoli, nel 1976 e alla Casina dei fiori, nel 1977, nello
spettacolo "Chisto è Napule 'e 'na vota", con Luciano Rondinella ed il maestro
Tonino Esposito. Dopo poco più di un anno di vita, la formazione diventa
Quintetto per l'uscita di Gennaro Marzullo e l'entrata di Gennaro Pisapia e di
Franco Smeraldo, si costituisce legalmente in "Cooperativa artistica Cimarosa"
ed incide il suo primo disco, "Parlando d'amore", prodotto da Cesare Verde,
fratello del più famoso Dino, che scopre i Cimarosa quasi per caso, se ne
innamora e diventa il loro produttore. Il disco riscuote il consenso della
critica ed anche un discreto successo commerciale.
Ciò suscita l'interesse del
discografico romano Franco De Gemini, titolare della Beat Record, con cui inizia
una proficua e duratura collaborazione che porta alla realizzazione di tre LP,
pubblicati all'inizio degli anni '80,(Anteprima, Proposta e Contrappunto).
Si apre per i Cimarosa un periodo di grandi successi. Pippo Baudo li ascolta in
una gara nella sua “Domenica in” e, dal 1981, li vuole ogni anno ospiti della
sua storica trasmissione. Sempre in quegli anni, i Cimarosa partecipano alle più
importanti trasmissioni televisive nazionali ( "Serata d'onore", "Maurizio
Costanzo Show", "Buona Domenica" e tante altre) ed ottengono numerosi e
prestigiosi riconoscimenti, fra cui lo "Scugnizzo d'oro", il premio "Città di
Napoli", l'ambitissimo e qualificante premio "Antonio De Curtis" ed il premio "Napoletanità".
A tutto ciò fa riscontro una intensa attività lavorativa, con numerosi concerti
e tournéé in Italia e all'estero, dove la stampa li indica come gli
"ambasciatori della musica mediterranea"nel mondo.
Il gruppo non si adagia sul successo ottenuto e, alla ricerca di nuove sonorità,
attraverso un graduale processo di rinnovamento voluto soprattutto dal leader
della formazione, Peppe Barone, che cura da sempre gli arrangiamenti dei brani
del repertorio dei Cimarosa, giunge nel 1986 alla pubblicazione di "'A strada
nova", un album in cui viene inserito, per la prima volta, un brano inedito che
dà il titolo al disco e che porta la firma di Peppe Barone.
Nello spirito di
rinnovamento intrapreso, anche la formazione si adegua, ed agli strumenti
classici - chitarre, mandolino, mandola - si aggiungono le percussioni , con
l'ingresso di Gaetano Sica, e due voci femminili. La partecipazione, con
successo, ancora a trasmissioni televisive, come "Domenica in" e "Festival", con
Pippo Baudo, loro estimatore, "Buona Domenica" con Maurizio Costanzo che li
vorrà spesso anche nel suo famoso salotto, "Aspettando Sanremo" e tante altre,
conferma che il pubblico ha gradito il nuovo corso, tanto da convincere Peppe
Barone a tentare il salto verso una produzione completamente inedita. E così
viene prodotto, nel '92, "Aria 'e Primmavera", uno splendido CD con 14 canzoni
inedite, frutto della collaborazione tra Peppe Barone (autore delle musiche) e
Rolando Giannetti (scrittore, autore dei testi). A pubblicarlo è ancora una
volta Franco De Gemini per conto della Duse Record. Ma i Cimarosa, pur
consapevoli dell'importanza artistica di un progetto così imponente, non
rinnegano la tradizione, e pubblicano, nel '94, un disco che li riporta alla
canzone classica napoletana, con uno stile però leggermente più moderno, dal
titolo "Napoli: alla maniera dei Cimarosa".
In questo disco viene inserito un
brano, "'A città 'e pulecenella", di Claudio Mattone, che fa letteralmente
esplodere la popolarità del gruppo. Di nuovo promozione televisiva, con Domenica
in, Maurizio Costanzo show e tante altre.
Ma, come sempre, Peppe Barone non si ferma, e tira fuori un'idea sulla quale
lavora in silenzio per almeno tre anni: mettere insieme le sonorità della musica
country americana (antica passione del leader dei Cimarosa) con i suoni tipici
della nostra cultura mediterranea, in particolar modo mandolino e tammorre, il
tutto supportato da testi in napoletano. E' la nuova musica "country-napoletana"
che i Cimarosa propongono con un nuovo disco, prodotto in collaborazione con
Romolo Ferri, discografico ed editore milanese, che raccoglie alcuni classici
napoletani insieme ad alcuni brani nuovi scritti da Peppe Barone, il tutto,
ovviamente, alla "maniera dei Cimarosa".
Nel 2002 esce dal gruppo il cantante, dopo ben 25 anni di appartenenza alla
storica formazione. La separazione da vita ad un nuovo corso per i Cimarosa, con
una nuova immagine vocale ed un rinnovato entusiasmo, che li porta in breve
tempo ad affiancare con il loro supporto il percorso di "Italiani nel mondo
festival" e a lavorare ad un nuovo grande progetto: la realizzazione di un CD
interamente dedicato al grande Totò, prodotto ancora una volta da Franco De
gemini, e presentato, grazie al dott. Sergio De Gregorio, al pubblico di Napoli
la sera del 22 marzo 2005 al teatro Sannazzaro.
Nel 2005 il gruppo modifica il nome in "Gruppo storico i Cimarosa", proprio a
ben definire il proprio
ruolo e la propria storia.
Nel 2009 l’ennesimo cambiamento: il gruppo si riduce di numero e si presenta al
pubblico
con una nuova formazione composta da otto elementi: a Peppe Barone, Nicola
Natale,
Gennaro Cardone e Gaetano Sica si affiancano Salvatore d'Esposito, chitarrista
classico, Desirèe, cantante, Enzo Correale, cantante e Peppe Mazzillo,
fisarmonicista.
I Cimarosa riprendono il filo interrotto qualche anno prima e ripropongono lo
stile musicale
che li ha resi famosi, con un Concerto intitolato “Napoli in Contrappunto”.
In virtù di questo cambiamento, il gruppo si propone in due modi differenti:
-il gruppo completo, per uno spettacolo di grande effervescenza
-il sestetto classico, per un Concerto di grande raffinatezza ed eleganza.
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